BODH-GAYA
Situata nella regione di Calcutta (l'antica Magadha) B. è una delle località più venerate del buddismo: colà, infatti, il Buddha storico, Shākyamuni, ricevette il Risveglio spirituale (bodhi).
Fu quello il momento cruciale della sua vita quando, avendo lungamente meditato nel quadro agreste delle rive della Nairanjana, ai piedi d'un albero sacro (Ficus religiosa Linn.) per un'estrema meditazione, quella che gli doveva permettere di abolire il dolore universale, essendosi seduto su un mucchio di erbe falciate di fresco, un trono miracoloso sorse in quel punto: il trono di diamante (vajrasanā). È noto l'epilogo di questo episodio: il Buddha trionfò successivamente dell'assalto del demonio Māra e delle sue armate mostruose, poi della seduzione delle figlie di Māra; e, dalla sua meditazione, uscì il tesoro della verità ch'egli imprese a diffondere nel mondo. Gli oggetti principali di questa scena (il trono e l'albero) divennero naturalmente oggetto della venerazione del mondo buddista e i pellegrini che si recarono a B.-G. furono innumerevoli; tra i più celebri, bisogna nominare il cinese Hsiuan-chang che ne lasciò una interessante descrizione (VII sec. d. C.). Ma i differenti edifici che si vedono ora a B.-G. non sono contemporanei al Buddha Shākyamuni (VI sec. a. C.): il trono è una lastra di pietra rossa che risale forse al II sec. a. C.; l'imperatore Ashoka (III sec. a. C.) costruì, nelle vicinanze, un tempio, che però fu ricostruito nel VII sec. d. C., restaurato nel XIV da una delegazione birmana e, di nuovo, nel XIX secolo. Il tempio è un insieme di cinque torri piramidali raggruppate su una piattaforma, il cui stile, piuttosto arido, non ha niente di molto notevole. Tutto attorno si estende un recinto di pietra (vedika) decorato di rilievi che si avvicinano allo stile di Bharhut (v.) (metà del sec. II a. C.) ma alcuni dei quali appartengono all'epoca Gupta (v.) (sec. IV-VI); essi illustrano le vite antecedenti del Buddha (jātaka), le scene della sua vita umana, e raffigurano alcune divinità hindu tra le quali si riconosce il dio Shiva. Questi i rilievi che presentano incontestabilmente le migliori qualità plastiche della zona, con la loro grande semplicità di composizione e la rotondità del modellato.
Bibl.: A. Cunningham, Mahābodhi or the Great Buddhist Temple under the Bodhi Tree at Buddha Gaya, Londra 1892; B. Barua, Gaya and Buddha Gaya, Calcutta 1934; A. K. Coomaraswamy, La sculpture de B. G., Parigi 1935.
(† R. Grousset - J. Auboyer)