BOCCA
Idraulica. - Gli orifizî nelle pareti o nel fondo di recipienti contenenti del liquido prendono il nome di bocche. Esse si dicono libere quando l'efflusso del liquido dalla bocca avviene liberamente nell'aria, senza che il getto sia ostacolato nella sua uscita da altro liquido situato all'esterno del recipiente: rigurgitate in caso contrario. A seconda dell'altezza del liquido nel recipiente rispetto alle bocche, esse vengono divise in due categorie: a battente (fig. a) quando sono completamente coperte dal liquido che deve sgorgare: a stramazzo (fig. b) quando tale condizione non si verifica. Un bocca poi si dice scolpita in parete sottile, quando il suo contorno presenta verso l'interno del recipiente uno spigolo vivo: in parete spessa in caso contrario. Infine le bocche a a battente possono portare dei tubi addizionali cilindrici, prismatici, tronco-conici, ecc. Si verifica, all'efflusso del liquido, una contrazione della vena: la sua sezione minima si dice sezione contratta.
Se la velocità d'arrivo del liquido risulta trascurabile in confronto a quella della vena fluente, la portata Q di una bocca a battente è data praticamente dalla formula
dove g è l'accelerazione di gravità, uguale a 9,8 m/sec2, h l'altezza del liquido nel centro di figura della bocca, Ω la sezione, μ un coefficiente di riduzione che si ricava caso per caso da tabelle, e che tiene conto della contrazione della vena e degli attriti. Se h, Ω, g sono espressi rispettivamente in m, m2, m/sec2, la portata viene espressa in mc/sec. Per luci circolari il valore di μ, ín media, è 0,615; per luci rettangolari varia da 0,57 a 0,70. Se la bocca è smlpita in parete sottile e munita di tubo addizionale conico o prismatico convergente, con angolo di convergenza da 3° a 12°, il coefficiente aumenta e può raggiungere il valore o,95.
Per luci a stramazzo in pareti sottili, se 1 è la larghezza della soglia, h l'altezza dello stramazzo, misurata dal livello della soglia, verticalmente, in un punto ove ancora il liquido non sente la chiamata allo sbocco, la portata è data dalla formula
e il coefficiente μ ha valori oscillanti intorno a o,40.
Bocca magistrale milanese. - Determinata dalla consuetudine inveterata e dalle applicazioni locali, è tuttora in uso a Milano la bocca magistrale milanese, che è una luce rettangolare, scolpita in parete sottile, avente per altezza 3 once del braccio milanese, e per larghezza 3, sottoposta a un carico di 2 once. Oncia magisirale milanese è la quantità d'acqua che sgorga dalla bocca ora definita nell'unità di tempo e corrisponde a 40 litri al secondo. L'oncia milanese è 0,0496 m.