BOCCA DI LEONE (lat. sc. Antirrhinum maius L.; fr. muflierde-veau; gueule-de-lion, g. de-loup; sp. boca de león, boca de lobo; ted. grosses Löwenmaul; ingl. snapdragon)
Pianta erbacea perenne in natura e a fusto un po' legnoso in basso; in coltura anche annua o bienne, eretta e cespugliosa, glabra nel fusto in basso, peloso-ghiandolosa nella regione dell'infiorescenza. Foglie quasi persistenti, le inferiori opposte, lanceolate, le superiori alterne più piccole, di un colore verde scuro, spesso purpurescenti al rovescio, grassette. Fiori vistosi brevemente peduncolati, riuniti in racemi compatti con corolle lunghe 4-5 cm., a tubo rigonfio alla base ed a lembo bilabiato con lobo mediano del labbro inferiore barbuto ed applicato contro il labbro superiore in modo da chiudere la fauce della corolla, che è rossa, bianca o gialla: gli altri caratteri coincidono con quelli del genere (v. antirrhinum). Spontanea vive sui muri, sulle rovine, sulle rupi della regione mediterranea, dove già presenta una certa variabilità, ma questa si è esaltata in seguito all'estesa coltura che ha prodotto un grande numero di belle varietà e razze a corolla grande dei più svariati e vivaci colori, ed anche razze giganti, seminane, nane e compatte, che sono state oggetto di studio di genetica sperimentale, specialmente da parte del Baur. Si semina in terriccio piuttosto arenoso in primavera, oppure nell'agosto-settembre, riparando le piantine dai geli invernali, ed è pianta di bella vegetazione, molto fiorifera, che si presta per l'ornamentazione dei giardini ed anche per fiori recisi.
Bibl.: Vilmorin-Andrieux, Les fleurs de pleine terre, Parigi 1909.