BLONDEL di Nesle
Troviero francese del sec. XII, nativo di Nesle, in Piccardia. Probabilmente è lui che ha dato il nome, ma nient'altro che il nome, a una leggenda famosa. Riccardo Cuor di Leone, reduce dalla Crociata (la seconda, 1189-1191), fu fatto prigioniero da Leopoldo I, duca d'Austria. B., suo menestrello ed amico, si sarebbe dato a percorrere in lungo e in largo la Gemnania, per scoprire la prigione. Scopertala, si sarebbe fatto riconoscere dal re, cantando, dal di fuori, una canzone che avevano composta insieme; a ciascuna stanza cantata dal menestrello il prigioniero avrebbe risposto con la stanza successiva. Si poté stabilire così una corrispondenza fra i due, e B. poté contribuire alla liberazione del re. Della leggenda non mancarono di impadronirsi i romantici. Se ne valse Walter Scott; il Sédaine e il Grétry ne ricavarono un'opera comica. Del B. storico poco si conosce. Egli va annoverato fra quei poeti che, sulla fine del sec. XII, introdussero, nella società elegante della Francia settentrionale, il gusto per la poesia cortese dei trovadori meridionali. Gaston Paris giudica le poesie del Blondel "eleganti e monotone", ma questo giudizio può valere in generale per le poesie dei trovieri suoi contemporanei.
Bibl.: [P. Tarbé], Les Oeuvres de Bl. de N., Reims 1862; L. Wiese, Die Lieder des Bl. de N., Dresda 1904.