blockbuster
<blòkbḁstë> (it. <blòk bàster>) s. ingl., usato in it. al masch. – Termine utilizzato per definire opere cinematografiche di grande successo per incassi e apprezzate da larghe fasce di pubblico. Questa espressione ha la sua origine nel 1975, anno in cui esce nelle sale nordamericane il film Jaws (Lo squalo) di Steven Spielberg, che supera il tetto dei cento milioni di dollari, quota minima stabilita per poter definire in tal modo un film. Tale tetto minimo di ricavi si è rapidamente trasformato, in particolar modo nel cinema hollywoodiano, in una vera e propria attitudine produttiva volta a massimizzare il profitto con determinati prodotti cinematografici ad alto budget. In questo senso vengono considerati b. saghe come quella di Star wars o quella di Indiana Jones, realizzate da due maestri del genere come George Lucas e lo stesso Spielberg. Ci sono poi registi come James Cameron, capace di rendere b. quasi ogni film finora realizzato, dalla saga di Alien a quella di Terminator, arrivando fino a due kolossal come Titanic (1997) e Avatar (2009). Oppure produttori come Jerry Bruckheimer. artefice di film quali Flashdance (1983), Top gun (1986), Armageddon (Armageddon - Giudizio finale, 1998), e di una saga come quella dei Pirates of the Caribbean. L’ultima frontiera dei b. è rappresentata, a partire dall’inizio del nuovo millennio, da tutti i film tratti dai più celebri fumetti americani, con in testa le saghe di Spiderman e Batman.