Malattia venerea dovuta al gonococco di Neisser (Neisseria gonorrheae), detta anche gonorrea, volgarmente scolo. Si trasmette di solito con i rapporti sessuali. Dopo un’incubazione di 2-5 giorni, dà luogo, nell’uomo, a una uretrite purulenta acuta che, in mancanza di cure, si prolunga per alcune settimane e passa poi facilmente allo stato cronico. Esito frequente dell’uretrite cronica sono i restringimenti uretrali. Nella donna la b. dà spesso sintomi poco appariscenti o non caratteristici, tanto da poter essere ignorata dall’ammalata. Nei casi più acuti però si ha notevole bruciore nella minzione e soprattutto abbondante secrezione vaginale di pus giallo-verdastro, proveniente dall’infiammazione del collo dell’utero (cervicite). Sia nell’uomo sia nella donna la b. può colpire anche organi e apparati diversi da quello genito-urinario, come il retto (proctite), l’occhio (congiuntivite, cheratite, irite), le articolazioni (artrite), il cuore (endocardite), e può perfino produrre gravi forme di setticemia. L’avvento dei sulfamidici prima e degli antibiotici poi ha trasformato la b. in un’affezione facilmente curabile, annullando praticamente il rischio di complicazioni.