BLENNIO (dal gr. βλέννος "bava vischiosa"; ital. bavosa; fr. paupierre; ted. Scahleimfisch; ingl. shanny)
È così designata una famiglia di pesci ossei, appartenente alla divisione Giugulari dell'ordine degli Acantotteri istituita da G. Müller nel 1844. Caratterizzati dal corpo allungato, nudo o coperto di poche squamme, con pinna dorsale molto lunga, divisa in due o tre porzioni con molte spine o formata solo da queste. Le ventrali sono giugulari e costituite ordinariamente da una spina e due raggi, ma talora rudimentali o assenti. L'anale è lunga con poche spine e molti raggi articolati. Esistono per solito le pseudobranchie. Manca la vescica natatoria.
Vi appartengono circa 400 specie divise in molti generi, ordinariamente di piccole dimensioni, tranne poche specie tra cui l'Anarrhichas lupus L., dell'Atlantico settentrionale, che può raggiungere m. 2 di lunghezza. Alcune specie vivono in acqua dolce, come il Blennius varus Bp. o Bl. vulgaris Poilini dei fiumi e laghi italiani.
Le nostre specie marine vivono sulle ripe scogliose, guizzando agilmente tra gli scogli, fra cui sono difficilmente riconoscibili per la loro colorazione. Il solo Bl. ocellaris L. si trova a qualche profondità. Sono quasi tutti carnivori, benché alcune specie ricerchino nutrimento vegetale. Parecchie specie sono vivipare, ma nella maggior parte si riproducono per uova e alcune di esse costruiscono un piccolo nido. Date le piccole dimensioni, non hanno importanza alimentare. Per l'eleganza dei colori alcuni blennî sono ricercati come pesci d'ornamento.