BLAGOVEŠČENSK (A. T., 97-98)
ENSK Città della Siberia orientale, posta sulla riva sinistra dell'Amur, presso la confluenza con la Zeja, e a 140 m. s. m. Fondata nel 1856, fu dapprima un semplice porto militare, occupato da una guarnigione di Cosacchi, ed ebbe il nome di Ust-Zeisk; in seguito fu detta Blagoveščensk ("buona novella"), in ricordo della conclusione del trattato di Aigun con la Cina. Ha clima continentale assai accentuato con medie invernali di −27°, e medie estive di 24°,5. La popolazione (dicembre 1926: 57.500 ab.), per la massima parte costituita da Slavi aumentò molto dopo l'apertura delle miniere d'oro e dopo lo sviluppo dell'agricoltura nella pianura tra i fiumi Zeja e Bureja, ma è stata, negli ultimi decennî, assai fluttuante. Le industrie comprendono fabbriche di sapone, concerie, birrerie, segherie, corderie, ecc. In posizione vantaggiosa, presso la parte più popolata della Manciuria, Blagoveščensk è centro importante per il commercio del tè, del frumento e degli ovini. Ha un porto fluviale sull'Amur, congiunto da una diramazione secondaria alla ferrovia dell'Amur. Ai Cosacchi è dovuta anche la fondazione di Nuova Blagoveščensk, situata poco più a monte.