Diplomatico francese (Vérignon, Var, 1771 - Praga 1839); emigrato nel 1789, nel 1803 entrò al servizio del pretendente Luigi XVIII, che l'anno successivo lo inviò come rappresentante ufficioso presso lo zar Alessandro; successivamente fu ministro dirigente la corte in esilio e nel 1814, alla Restaurazione, ministro della casa reale. Ma, oggetto di invidia e di critiche, B. dovette poi, dopo i Cento giorni, essere allontanato da tale carica: andò come ambasciatore a Napoli, poi a Roma ove negoziò il concordato del 1817, non ratificato; infine (1824) nuovamente a Napoli, abbandonata nel 1830 per seguire nell'esilio Carlo X, che del B. fece il suo uomo di fiducia. Nel 1825 era stato creato duca. Si dilettò di studî d'archeologia, specialmente egiziana, protesse e favorì largamente varî egittologi (per es. Champollion il giovane), e raccolse una bella collezione di antichità (medaglie, pietre incise, vasi greci), in parte provenienti dalla collezione Strozzi, acquistata poi, nel 1866, dal British Museum.