bisturizzato
p. pass. e agg. Sottoposto a intervento chirurgico che prevede l’uso del bisturi.
• L’anamnesi televisiva segnala un triplo botto su Italia 1, oltre ad House arriva la serie inedita di «Grey’s Anatomy», successo crescente a rafforzare il fascino della Sanità americana, con protagonista che incanta e uno staff ospedaliero da cui chiunque vorrebbe farsi curare. E a chiudere, quando sarà parecchio tardi, piomba la sospirata quarta stagione di «Nip/Tuck», i due della chirurgia estetica alle prese con controversie personal-sessual-bisturizzate da dare il capogiro. (Antonio Dipollina, Repubblica, 3 gennaio 2007, p. 55, Spettacoli) • Il nero e il rosa, colori per raccontare la tristissima vicenda di Rosaria, ex miss, ex ragazza di vent’anni, sognatrice ancora per poco, o forse non più. Il nero dei lividi, il nero dei limiti, il nero degli incubi, il nero da lutto per ragionicidio. Il rosa della cipria, il rosa dell’ombretto, il rosa del lucidalabbra, il rosa d’un passato prossimo da miss che, ormai, sembra lontanissimo dal suo letto d’ospedale, dal suo corpo tramortito, bisturizzato perché si potesse salvarne la vita, almeno quella. (Silvana Grasso, Sicilia, 21 maggio 2013, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. bisturi con l’aggiunta del suffisso -izzato.
- Già attestato nella Stampa del 15 aprile 1992, p. 7, Speciale Toro-Real (Claudio Giacchino).