BISSONA
Oltre a quanto è stato detto nel vol. VII, p. 108, si aggiungono le seguenti notizie. La bissona aveva un fondo piatto e caratteristiche di struttura assai affini a quelle della gondola (XVII, p. 533), ma era assai più allungata di essa, armata a otto remi, quattro per banda, nonché priva di certi elementi caratteristici, quali il ferro di prua, il felze, ecc. Il nome, che in veneziano significa grossa biscia, in certo modo la caratterizza nella forma assai sottile e allungata e nella velocità.
Di essa si ha notizia già nel secolo XVI tra le barche veneziane presenti nelle feste e nelle cerimonie della serenissima assieme alle peote, inargarote, balotine, ecc.: tipi probabilmente non molto dissimili. Ma specialmente nel secolo seguente vediamo comparire le bissone, caratterizzate dalla ricchezza degli addobbi, stoffe e colori, dei simboli dorati e scolpiti della prua o della poppa (in genere di carattere mitologico, da cui derivava il diverso titolo dell'imbarcazione), nonché emergenti per le decorazioni del tendale di poppa. Negli ultimi tempi il municipio di Venezia ha ricostituito con particolare ricchezza la piccola flottiglia delle bissone civiche per i corteggi di gala in circostanze solenni e, specialmente, per le celebri regate sul Canal Grande, richiamandosi ad antichi e sempî.
Bibl.: Venezia e le sue lagune, I, Venezia 1847; E. Termidio, Le Fabbriche principali di Venezia e le barche da regata, Venezia 1847; A. Guglielmotti, Vocabolario marino e militare, Roma 1889; P. Molmenti, Storia di Venezia nella vita privata, Bergamo 1922.