BISIGNANO (A. T., 27-28-29)
Comune della provincia di Cosenza; il capoluogo è un grosso villaggio posto in magnifica posizione su un dosso allungato fra i torrenti Moccone e Duglia, affluenti del Crati, a soli 3 km. da questo, e a 405 m. s. m. È toccato dalla strada che per Acri e Longobucco attraversa la Sila Greca e conduce a Rossano sullo Ionio. Ha con Acri stazione ferroviaria comune sulla Sibari-Cosenza. Anticamente il luogo si chiamava Besidias, Bescia, Beretrum, Besidianum, e al tempo dei Normanni fu posseduto dal ricchissimo Barone Pietro Riva. Bisignano è sede vescovile. Il territorio del comune è ben coltivato; vi è anche sviluppata l'antica industria delle ceramiche. Gli abitanti del comune ammontavano a 4104 nel 1862 ed erano saliti a 6135 nel 1921 (5302 realmente presenti, dei quali 4476 nel capoluogo).
Bisignano conserva alcuni interessanti avanzi del grande castello bizantino-normanno. La cattedrale, del sec. XIII, è stata completamente trasformata e rifatta a causa dei terremoti che l'hanno in varie epoche danneggiata. Delle parti più antiche conserva un bel portico ogivale.