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BISCEGLIE

di Goffredo COPPOLA - Carmelo COLAMONICO - A. Jahn RUSCONI - Saverio LA SORSA - Enciclopedia Italiana (1930)
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BISCEGLIE (A. T., 27-28-2°)

Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
A. Jahn RUSCONI
Saverio LA SORSA

Città della provincia di Bari, sul mare Adriatico, con 33.900 ab. (l'intero comune ne conta 38.391, accentrati nel capoluogo o sparsi nelle campagne). È costituita, come tutti i grossi centri litoranei del Barese, di una parte medievale, prossima al mare, con vie strette e tortuose, e di una parte moderna, fra il mare e la ferrovia costiera dell'Adriatico, con vie larghe e diritte. Il territorio comunale (6847 ettari), che è riccamente coltivato a vigneti, a oliveti e ad alberi da frutta, si è specializzato nella produzione di uve da tavola e di ciliege, di cui Bisceglie è un attivissimo centro di esportazione per l'estero. Ha industrie fiorenti: officine meccaniche, pastifici, oleifici e stabilimenti vinicoli. Gran parte del suo commercio si svolge per via di terra; ma Bisceglie è fornita anche di un piccolo porto, che è peraltro un'insenatura naturale, protetta contro i venti di NE. da un molo lungo 160 metri, ma che, per i suoi scarsi fondali e gl'interramenti a cui è soggetto, non può essere frequentato che da barche da pesca e da piccoli velieri. Questo porto ha un movimento complessivo d' merci (media del triennio 1924-26) per 2183 tonn., di cui 1094 sono di merce sbarcata e 1089 di merce imbarcata.

Monumenti. - La cattedrale, di stile romanico-pugliese, iniziata nel 1073, fu compiuta nel 1295. La facciata è stata deturpata da una grande finestra barocca in sostituzione della rosa originaria. L'interno, a tre navate, è stato radicalmente trasformato. Degno di nota è il bel coro di legno intagliato, del sec. XVI, già nella badia benedettina di Santa Maria dei Miracoli presso Andria. La chiesa di S. Adoeno, della metà del sec. XI, ha la facciata in pietra scura con timpano mozzato coronato da un'aquila sopra una fiera: nel mezzo è una grande rosa fra quattro leoni. La chiesa di Santa Margherita, costruita nel 1197, è un bell'esemplare di architettura romanico-pugliese. Addossati al fianco sinistro sono tre sepolcri della famiglia Falcone: uno, incompleto, con figura giacente di guerriero, dedicato a Basilio e Mauro Falcone, il secondo, di Riccardo Falcone (fine del 1220) di Pietro Facitolo da Bari, con ricco baldacchino a timpano, il terzo, pure con baldacchino, destinato ai fanciulli della famiglia Falcone, di Anseramo da Trani (scolpito probabilmente nel 1276). Vi si conservano anche due iconi bizantine del sec. XII. (V. tav. XI).

Bibl.: P. Sarnelli, Memoria dei vescovi di Bisceglie e della stessa città, Napoli 1693; H. W. Schulz, Denkmäler d. Kunst d. Mittelalters in Unteritalien, I, Dresda 1860, pp. 95-98; A. Avena, Monumenti dell'Italia meridionale, Roma 1902, pp. 57-61; E. Bertaux, L'art dans l'Italie mérid., Parigi 1904; P. Toesca, Storia dell'arte, I (Il Medioevo), Torino 1927.

Storia. - Le origini della città sono oscure, come è oscura l'origine del nome, che alcuni fanno derivare da migiliae, cioè luogo di sentinelle. Nulla sappiamo della località, che pur doveva essere abitata, nell'epoca romana, nulla di preciso e di notevole fino al secolo XI, quando fu conquistata da Roberto il Guiscardo. Pietro II la fortificò con salde mura, e innalzò parecchie delle torri, di cui ancora si vedono gli avanzi. Gli Svevi costruirono il castello, che fu ampliato ed abbellito dagli Angioini. La città in questo periodo ebbe una certa floridezza, e innalzò la bella cattedrale, che fu consacrata da Bonifacio VIII. Continuò a prosperare quando al tempo degli Angioini fu data in feudo ai Del Balzo, ed ebbe una discreta flottiglia, che esercitava i traffici, oltre che con i varî paesi della costa pugliese, con Zara, Trieste, Sebenico, Spalato e Traù. Giovanna II le concesse varî privilegi, tra cui quello di armare le galee nel proprio arsenale, e le riconfermò le immunità godute nei secoli precedenti. La città ebbe due fiere, una in gennaio, per S. Antonio Abate, l'altra in luglio per i Santi Protettori. Dopo la guerra di Otranto, come altre piazze della costa pugliese. troppo esposte alle aggressioni dei Turchi, Bisceglie vide trasformate le sue mura secondo le nuove norme di fortificazione L'ultimo dei Del Balzo fu Pirro, cle perdé lo stato e la vita nella congiura dei Baroni. Allora Ferdinando ne incamerò i beni, ma poco dopo li concesse a Lucrezia Borgia, moglie di suo figlio Alfonso, dietro pagamento di 40 mila ducati, sborsati dal papa Alessandro VI. La città fu unita amministrativamente a Corato, e così nacque il ducato di "Biselli e Quaranta", come allora si diceva. Alfonso, assassinato nel 1500, lasciò il ducato al figlioletto Rodrigo Borgia d'Aragona.

Per i patti di Gianata, il ducato doveva spettare agli Spagnoli; ma i Francesi, che l'occuparono nei primi del 1501, non volevano lasciarlo. Sconfitti i Francesi, la città passò agli Spagnoli, e fu restituita al duchino Rodrigo, morto il quale, nel 1512, il feudo tornò alla corona. I Biscegliesi, mal sopportando la soggezione diretta alla corona, pagarono una grossa somma, e così riebbero una relativa autoinomia, pur soffrendo per il fiscalismo del govemo spagnolo, per le carestie, per la peste che fecero decadere la città.

Bisceglie cominciò a rinascere nella seconda metà del sec. XVIII, e vide ben presto aumentare la sua popolazione ed i suoi commerci. Dopo il 1799 sentì i benefici effetti della dominazione francese, e più tardi per la libertà congiurarono e soffrirono carcere ed esilî parecchi dei suoi figli, fra i quali spicca la figura del marchese Ottavio Tupputi.

Vedi anche
Lucrezia Bòrgia Figlia (Roma 1480 - castello di Belriguardo, Ferrara, 1519) di Rodrigo B. e di Vannozza Catanei, promessa allo spagnolo Don Cesare conte di Aversa, fu poi dal padre, diventato papa Alessandro VI, per suggellare l'alleanza con gli Sforza, data in sposa a Giovanni Sforza, signore e vicario della Chiesa ... Terlizzi Comune della prov. di Bari (68,3 km2 con 27.425 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 190 m s.l.m. sui primi gradini delle Murge. Agricoltura (olivo, vite e floricoltura) e alcune industrie (alimentari, tessili) sono le principali fonti di reddito. Turismo. La zona circostante è ricca di ritrovamenti ... Trani ). - Cognome di una famiglia ebraica originaria della città pugliese. Isaia il Vecchio (Trani 1180 circa - Venezia 1250 circa), figlio di Mali, noto come Rid, fu poeta liturgico e autore di glosse talmudiche (Tosafot Rid);il nipote Isaia il Giovane (seconda metà del sec. 13°), figlio di Elia, fu anch'egli ... Carlo Bergónzi Tenore italiano (Vidalenzo, Parma, 1924 - Milano 2014). Allievo di E. Grandini e di E. Campogalliani, iniziò nel 1948 come baritono per poi debuttare (1951) come tenore, ruolo nel quale ha sempre cantato nei maggiori teatri del mondo. Applaudito interprete verdiano, si è imposto per la notevole tecnica ...
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Altri risultati per BISCEGLIE
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    Enciclopedia on line
    Comune della prov. di Barletta-Andria-Trani (68,5 km2 con 54.847 ab. nel 2010). Il centro sorge su un ripiano costiero dominante una piccola insenatura adattata a porto. La specializzazione delle colture (ortofrutticoli e uva da tavola) ha determinato la nascita di industrie di prima trasformazione ...
Vocabolario
bareṡana
baresana bareṡana s. f. [der. del nome della città di Bari; propr. «barese»]. – Uva da tavola tipica della regione pugliese (detta anche turchesca, uva di Bisceglie, lattuaria bianca, ecc.): vitigno robusto, con foglie molto grandi, grappoli...
coccinèlla²
coccinella2 coccinèlla2 s. f. [prob. dal prec., per il colore]. – Nome locale di una varietà di calcare tenero, a grana media, della Puglia; si estrae nei territorî di Trani e di Bisceglie ed è usato per murature.
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