BISAGNO (A. T., 17-18-19)
Piccolo fiume della Liguria, il Feritor degli antichi, noto soprattutto perché le sue improvvise piene hanno più volte danneggiato i quartieri orientali di Genova e perché le sue acque alimentano due degli acquedotti della città. Ha una lunghezza di 22,9 km. e un bacino di 93 kmq. Nasce presso Scoffera, a 650 m. s. m., fra i monti Castelluzzo e Spina (crinale dell'Appennino Ligure) e incide il suo alto corso in calcari marnosi e argillosi. Scorre fin sotto Bargagli diretto a libeccio, quindi volge a ponente ricevendo a sinistra il Lentro e a destra l'Arbigo; il bacino è in questa parte formato da scisti argillosi e arenarie tenere. Più oltre riprende la direzione di SO. conservandola fino presso a Staglieno, da dove si volge verso sud passando per Genova e giungendo in mare nella località Fosse. La portata ordinaria è scarsissima e quasi nullo è il deflusso durante i periodi di magra; il fiume diventa invece impetuoso durante le piene. Il corso inferiore è quasi sempre asciutto anche perché alla confluenza col Lentro ne viene presa l'acqua per l'acquedotto di Genova. Un'altra buona quantità d'acqua (circa 200 litri al secondo) è ricavata mediante pozzi artesiani dalla falda acquifera della pianura alluvionale prossima alla foce.
Bibl.: Carta idrografica d'Italia, Corsi d'acqua del Litorale toscano a nord del Serchio e della Riviera ligure, Roma 1912, pp. 208-13.