BIRKENHEAD, Frederic Edwin Smith, conte
Uomo politico inglese, nato a Birkenhead il 12 luglio 1872. Compì la sua educazione nell'università di Oxford, dove fu pure insegnante; ma già nel 1889 aveva iniziato la pratica legale, segnatamente a Liverpool. Quando fu eletto (gennaio 1906) membro della Camera dei comuni, si era già affermato come uno dei fautori della riforma doganale, e come abile oratore. Ben presto trasferì il centro della sua attività professionale da Liverpool a Londra. Divenuto una delle speranze del partito conservatore, combatté senza tregua i disegni del gabinetto liberale, segnatamente il Parliament Bill, presentato dall'Asquith nel 1911, e nel 1912 divenne anche ufficialmente il leader dei conservatori alla Camera dei comuni. Appena scoppiata la guerra mondiale, s'affrettò a mettersi a disposizione dell'Asquith, che pure aveva così tenacemente combattuto e fu da lui posto a capo del nascente ufficio stampa che lasciò ben presto per arrolarsi. Con l'avvento al potere di un governo di coalizione (maggio 1915), fu chiamato ad esercitare una parte sempre più importante nella direzione dell'amministrazione della giustizia, e nel 1918 divenne lord cancelliere del gabinetto di Lloyd George, lasciando la Camera dei comuni per quella dei pari. Fu uno dei più abili collaboratori di Lloyd George negli accordi per il riconoscimento del libero stato d'Irlanda da parte del gabinetto inglese. Quando il gabinetto di Lloyd George si dimise, il B. tornò alla Camera dei pari, da dove avversò la politica estera del Baldwin. Dopo l'adesione del Baldwin al programma protezionista, il B., nel novembre del 1924, si riaccostò al governo, e fu nominato segretario di stato per l'India, che rappresentò nella conferenza imperiale del 1926. In quello stesso anno diede man forte al Baldwin nella lotta contro lo sciopero dei minatori di carbone. Pubblicò, fra l'altro, due libri d'argomento storico-giuridico: Fourteen English judges (1926) e Famous trials of history (1926).