BIR SEBA (Bīr es-Seba‛, Beersheba; A. T., 88-89)
Località della Palestina, a circa 31°14′3 c0n lat. N. e 34°48′ long. E. e 303 m. di alt.; è oggi, come nell'età biblica (v. bersabea) il luogo più meridionale della Palestina permanentemente abitato, al confine col territorio a popolazione nomade. Fino alla fine del secolo scorso, anzi, era frequentato solo da beduini, che vi accampavano in numerosi attendamenti a causa dei pozzi, famosi fino dall'antichità, che dànno in abbondanza ottima acqua. Il governo turco vi fondò nel 1903 il villaggio attuale, che gl'Inglesi hanno poi ingrandito ed abbellito dopo la guerra, dandogli l'aspetto di cittadina. L'arteria principale ha un bazar molto animato, che è il luogo di convegno dei nomadi delle regioni circostanti. Gli abitanti (circa 2500) sono in massima parte beduini divenuti sedentarî.
La regione all'intorno ha vaste zone coltivate a orzo, o messe a pascolo, ma è scarsa di acqua (a Bir Seba la quantità annua di pioggia è 200-220 mm.).
Bir Seba è unita a Rafa da un tronco di ferrovia militare costruito durante la guerra, che sta per essere abbandonato, essendo stata aperta una bella autostrada che conduce a Gaza. Una strada rotabile la collega anche a Hebron.
Tra Gaza e Bir Seba si combatté aspramente fra Turco-tedeschi e Inglesi, soprattutto nel 1917; all'ingresso del villaggio vi è oggi un grande cimitero di guerra.