bippare
v. tr. Provocare un segnale sonoro di disturbo o di conferma da un apparecchio predisposto per emetterlo.
• «Sono stato ospite a Chiambretti Night e mi hanno dato del sessista e dell’incompetente musicale: è una delle regole dello spettacolo. A chi si lamenta rispondo con una delle rime di “Vip in trip”, “trovati un lavoro, caz...”». Quella parolaccia non viene censurata da radio e tv che però le hanno «bippato» i nomi dei personaggi e anche la frase «prendere l’Aids». «Le radio mi hanno detto “caz... tienilo perché fa ridere”» (Fabri Fibra intervistato da Andrea Laffranchi, Corriere della sera, 25 settembre 2010, p. 59, Spettacolo) • [tit.] Oggi sciopero di bus e battelli e obbligo «bippare» l’Imob [testo] [...] Da oggi poi scatta l’obbligo di «bippare» anche l’abbonamento in tutti i passaggi, pullman affollati compresi, previsto da una legge regionale. In questo modo l’azienda avrà a disposizione i dati sui flussi pedonali, che andavano inesorabilmente persi nel momento in cui uno non eseguiva l’operazione. (Gazzettino, 1° aprile 2011, p. VI, Primo Piano) • Con il nuovo sistema, che prevede di passare la tessera Bip Card davanti al lettore ogni volta che si prende un pullman o un tram, si combatterà l’evasione. Oggi quelli che non pagano il biglietto si confondono con chi ha l’abbonamento. Non solo. Il «Bippare», per usare un neologismo che presto sarà sulla bocca di molti torinesi, serve a dare un quadro statistico del carico dei mezzi. (Diego Longhin, Repubblica, 2 agosto 2016, Torino, p. VII).
- Derivato dal s. m. inv. bip con l’aggiunta del suffisso -are1.
- Già attestato nella Stampa Sera del 15 giugno 1971, p. 11, Notizie dello sport (Adele Gallotti).