biodiverso
s. m. e agg. Coesistenza equilibrata di specie animali e vegetali diverse, all’interno di un medesimo ambiente; a essa relativo.
• Sicurezza alimentare significa puntare in primo luogo sulla produzione locale per i mercati locali, schiacciati da derrate straniere dal costo ora insostenibile. […] Un diritto ora espropriato dai trattati commerciali. È la sovranità alimentare, ovvero diritto dei popoli e dei paesi a decidere in materia di agricoltura e alimentazione. Il tanto declamato sostegno ai piccoli produttori e alle produzioni degli alimenti di base deve significare accesso alla terra, all’acqua, agli input, tecniche produttive al tempo stesso efficaci, ecologiche e biodiverse, sbocchi di mercato, servizi rurali. (Marinella Correggia, Manifesto, 6 giugno 2008, p. 9, Internazionale) • Anche questo spazio verde appare come un esperimento riuscito: dove si coniugano lo stile dell’americano [Richard] Meier con la «geografia» del luogo (puntando sulla valorizzazione del sostenibile, del biodiverso, del prodotto «a chilometro zero»). (Stefano Bucci, Corriere della sera, 13 aprile 2012, p. 47, Lombardia) • «Quella della bio-borsa è un’idea che da diversi anni appassiona produttori e consumatori locali ‒ commenta Eros Bratti, responsabile del Godo [Gruppo organizzato di domanda e offerta] di Udine ‒ infatti permette ai produttori di valorizzare la freschezza e l’autenticità e ai consumatori di avere sulla propria tavola prodotti buoni, sani e “biodiversi”, nelle quantità adeguate alla propria famiglia (3, 6 o 9 kg). Il tutto riducendo a zero gli sprechi». (Messaggero Veneto, 6 maggio 2015, p. 26).
- Composto dal confisso bio-2 aggiunto al s. m. e agg. diverso.
- Già attestato nella Repubblica del 15 ottobre 2000, p. 1, Prima pagina (Michele Serra).