SANMINIATELLI, Bino
Scrittore, nato a Firenze il 7 maggio 1896. La sua narrativa, da un risentito realismo di situazioni e di modi, che si riallaccia alla tradizione bozzettistica toscana (Le pecore pazze, Firenze 1920; Bocca Mariana, ivi 1927; Il mondo dei Mustafà, ivi 1929; L'urto dei simili, Milano 1930; Giochi da ragazzi, Firenze 1933; Fiamme a Monteluce, ivi 1938), si è venuta svolgendo, su una trama sempre più sensibile e trepidante di memorie, verso forme più concentrate, veloci e soprattutto più ricche di lirici fermenti (Arnaccio, Firenze 1934; Notte di baldoria, ivi 1936; Palazzo Alberino, ivi 1939; L'omnibus del Corso, ivi 1941), fino ai racconti e alle prose di Cervo in Maremma (Roma 1942), dove realismo e memoria, narrazione ed evocazione armoniosamente si compenetrano in una lucidità arcana di immagini e di parola.
Il S. è anche disegnatore, di un naturalismo (pur esso di tradizione toscana) modernamente alacre. Ha esposto nelle principali mostre italiane e straniere e suoi disegni si trovano nelle gallerie nazionali d'arte moderna di Roma, Torino e Firenze. (Cfr. il suo albo di Disegni, Milano 1939).
Bibl.: G. A. Borgese, in Corriere della sera, 1° gennaio 1930; G. Bellonci, in Il Giornale d'Italia, 29 agosto 1933; E. De Michelis, in La Nuova Italia, gennaio 1939; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, IV, Bari 1946, pp. 65-71.