binge drinking
loc. s.le m. inv. Abbuffata alcolica, fenomeno diffuso particolarmente tra i giovani, che consiste nel bere alcolici fino a perdere il controllo.
• Vediamo invece ragazzi sempre più giovani, 12 o 13 anni, usare droghe, vediamo crescere «binge drinking» e sballi e fughe dalla realtà di ogni tipo. La tragica rappresentazione del vuoto educativo in cui noi adulti abbiamo abbandonato i nostri figli. (Andrea Muccioli, Quotidiano Nazionale, 8 luglio 2011, p. 18) • E sono invece più di 8,5 milioni gli italiani che consumano alcol in modo rischioso per la salute: si tratta di adolescenti tra gli 11 e 17 anni, che non dovrebbero mai consumare bevande alcoliche, di giovani di 18-24 anni con il fenomeno del «binge drinking» (le abbuffate di alcol), e di anziani tra i 65 e 74 anni con un consumo giornaliero non moderato. È questo uno dei dati che emerge dalla relazione del Ministero della Salute al Parlamento sull’alcol. (Claudia Coletta, Sicilia, 24 marzo 2015, p. 8, I Fatti) • Ad aggravare il bilancio, la diffusione della moda del «binge drinking»: «abbuffate» di 5-6 bevande a rischio in un’unica occasione, con pesanti ripercussioni sulla salute, l’incidentalità stradale e i comportamenti violenti. (Alberto Galimberti, Avvenire, 17 aprile 2016, Milano & Lombardia, p. III).
- Espressione inglese composta dai s. binge ‘bicchierata, baldoria, gozzoviglia’ e drinking ‘bevuta, ubriachezza, alcolismo’.
- Già attestato nella Stampa del 7 novembre 1997, p. 11 (R. Cri.).
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