BILLY (Billi, Bijlli), Nicola, il Vecchio
Incisore, calcografo e mercante di stampe, saltuariamente anche disegnatore. Di origine francese, parente di Giacomo (Jacques Belly) e di Vincenzo Billy, che erano affini a lui per attività, fu operante a Roma dalla fine del Seicento alla prima metà del Settecento. Poco chiari i repertori tanto sul genere e sugli estremi cronologici della sua attività, quanto sui rapporti che lo legarono ai figli Antonio e Nicola. Quale "intagliatore e mercante di stampe" sottoscrisse "vicino all'Orologgio della Chiesa Nuova", "a San Salvatore di Lavoro" e "vicino a Pasquino". Quale incisore lavorò per i più abili mercanti di stampe romani, da Giovanni Marco Paluzzi a Vincenzo Billy "alla Chiesa Nuova", dal Komarek ai molti membri della calcografia De Rossi "alla Pace": vasta fu la produzione incisoria, talora dai repertori ignorata o talora (tranne le generiche assegnazioni del Gori Gandellini, 1771, che gli dà come collaboratore il figlio Antonio) confusa con quella del figlio Nicola, anche per l'identità di firma.
Il carattere più artigianale che artistico, la resa diseguale, l'incisione a tratti spesso rozzi e sbrigativi, può far attribuire al B. un gruppo di stampe: soggetti religiosi e ritratti in specie. La prima attività documentata è del 1689 quando aveva già inciso, per Giovan Giacomo de Rossi (Indice..., 1689), la Fuga in Egitto (dal quadro di G. Reni a pal. Colonna; rame alla Calcografia Nazionale) e il S. Michele Arcangelo che fulmina il demonio (da Pietro da Cortona; rame alla Calcografia Naz.). Seguirono il Ritratto di Luigi XIV (da disegno di Ludovico Gimignani) e quello di Michelangelo Causeo (da disegno di Carlo Maratta) per il Romanum Museum (1690) e, nel 1695, un gruppo di ritratti, tirati anche a parte e taluni privi di firma, per i Celebriores Vallumbrosanae Congregationis Sancti,Beati ac Venerabiles di Giovanni Aurelio Casari. Incise poi, da disegno di G. B. Del Frate, l'Organo esistente nell'Abbazia Morronese di Sulmona (posteriore al 1706), dodici tavole con cartigli e motivi decorativi da disegni di Pietro Cerini (in due tirature, una dei Paluzzi, l'altra del De Rossi e non più tarda del 1720) e S. Michele Arcangelo (da Guido Reni), certo posteriore al 1709 e senza la collaborazione di Antonio (come è affermato dal Gori Gandellini). Unico incisore si firmò nella S. Caterina da Siena (posteriore al luglio 1728), edita da Vincenzo Billy, che fu anche editore di un Ritratto di Benedetto XIII, con quattro vedutine di basiliche romane, ai lati, inciso da P. Pilaia (posteriore al 1724, ma non più tardo del 1730), certo da disegno del B. ("Nicola Pilly [sic] del."). Per la calcografia De Rossi, divenuta poi Calcografia Camerale, incise fra il 1734 e il 1747 un gruppo di ritratti di cardinali (alcuni rami alla Calcografia Nazionale), fra cui datati quello di Serafino Cenci (Cincius), da disegno di Giuseppe Berti (1734),Giacomo Lanfredini e Pietro Maria Pietri (1734, ambedue da disegno di Andrea Piserni),Ludovico di Spagna (1735 e 1739),Raniero d'Elci (dal Nelli, 1737),Giuseppe Domenico De Lamberg (1737),Silvio Valenti (1738),Giuseppe Passionei (1738),Guérin Pierre de Tencin (1739), C. L. Calcagnini (1743),Daniele Delfini (1747),C. V. Delle Lance (1747),Giuseppe Manuel (1747). Fra gli altri ritratti di personaggi celebri e di occasione, nonché di religiosi, per lo più della maturità del B., si ricordano quelli di Giuseppe Spinelli (da invenzione di Domenico Dupré),Pompeo Aldobrandini (da G. Berti),Giovanni Gualtieri, del Cardinal Morandi, di Philipp Thomas Howard,Fra'Antonio Cloche,Giulio Bartolozzi,Giovan Giacomo Del Carretto (da invenzione di Giuseppe Passari),Giuseppe Valentini,Natalino Cappellano di S. Maria in Agone,P. Angelo Pazzi,Biagio e Camillo Capizucchi,Gregorio VII,Benedetto XIV nomina generale dell'Ordine dei MM. conventuali fra' B. Minucci da Spoleto (da Antonio Nessi, posteriore al 1741),Suor Maddalena Baldelli,Caterina d'Aragona. Fra le stampe di soggetto religioso: S. Giuseppe da Copertino,S. Geltrude,S. Caterina adorante il Crocifisso,S. Rosa Peruviana col Bambino,Gesù e Maria (da P. Mignard, edito da Vincenzo Billy),Apoteosi di S. Giovanna di Valois (da dipinto di E. Parrocel),Gesù Bambino sulla paglia e S. Filippo Neri adorante la Vergine (ambedue da Sebastiano Conca),Apparizione di Cristo alla Maddalena (da Raffaello), oltre a vignette per libri di devozione (la Circoncisione e la Vergine dà lo scapolare a un santo della Palatina di Parma). Né lui, né il figlio Nicola, furono collaboratori della Scenografia dei più celebri monumenti di Roma (vedi l'erronea inserzione nel Catalogo dei rami della Calcografia Nazionale, 1953, n. 1229). Gli vennero anche attribuiti ritratti di Innocenzo XII e di Maria Casimira di Polonia, delle cui varie versioni fu soltanto editore.
Per opere del B. cfr., oltre alle collezioni già citate, le collezioni stampe della Bibl. Marucellianadi Firenze, della Bibl. Palatina di Parma e le raccolte librarie della Bibl. Nazionale di Firenze.
Bibl.: Solo in quanto documentazione della letteratura sul B., e con l'avvertenza che i due Billy omonimi o sono fusi in una sola persona o sono confusi nell'attività, si veda: Indice delle stampe intagliate in rame,al bulino e all'acquaforte esistenti nella stamperia di G. de Rossi, Roma 1689, pp. 56, 62; G. Gori Gandellini,Not. istor. degli intagliatori, I, Siena 1771, p. 110; F. Basan,Dict. des graveurs, I, Paris 1789, 1). 67; M. Huber,Manuel des curieux et des amateurs de l'art, IV, Zurich 1800, p. 147; Ch. Le Blanc,Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, p. 340, con un elenco di 47 pezzi ascrivibili ai due Nicola B.; Bibliothèque Nationale,Catalogue de la collection des portraits, V, Paris 1901, p. 136, nn. II, 12; VII, ibid. 1911, p. 137, n. 29765; British Museum,Catalogue of engraved British portraits, II, London 1910, p. 573, n. 3; A. Bertarelli-H. Prior,Il biglietto da visita italiano, Bergamo 1911, p. 68; C. A. Petrucci,Catal. delle stampe. Calcografia Nazionale, Roma 1953, p. 26; Staatliche Museum zu Berlin,Katalog der Ornamentichsammlung, New York s.a. (1959 c.), I, nn. 583, 584; II, n. 3717; G. Briganti,Pietro da Cortona, Firenze 1962, pp. 258, 281; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lexikon, IV, p. 34.