BILLOM
Città dell'Alvernia (dip. Puy-de-Dôme) sorta sulle rive del fiume Angaud. Attivo centro di studi fin dall'epoca merovingia e per tutto l'Alto Medioevo, B. fu sede - a partire dal sec. 13° - di una fiorente università, i cui resti sono tuttora visibili nella quattrocentesca Maison du Chapitre.Di notevole interesse è la chiesa di Saint-Cerneuf, innalzata nel sec. 13° su un precedente edificio romanico del quale rimangono parte del coro sopraelevato, circondato da una cancellata del sec. 12°, e la splendida cripta (Craplet, 1955). Nel 1956 in una cappella adiacente la controfacciata, successivamente adattata a magazzino, fu scoperta una serie di piccoli quadrilobi a fondo verde che incorniciano scene degli inferi, angeli della Passione, la Vergine e s. Giovanni e un'Annunciazione, risalenti al 14° secolo. Nel coro, la cappella del Rosario, costruita nel 1318, è decorata da notevoli affreschi con evangelisti, angeli musicanti, Conversione della Maddalena, Ecclesia e Sinagoga, Assunzione e Incoronazione della Vergine (Enaud, 1974). La cripta del sec. 11°, con deambulatorio e cappelle radiali, riproponendo la pianta del coro primitivo, costituisce invece una delle più antiche testimonianze superstiti della diffusione in Alvernia di tale tipologia; la prima cappella a destra, infine, è affrescata con un interessante ciclo di Storie di s. Margherita, databile probabilmente al 13° secolo.Leggermente decentrata è la chiesa di Saint-Loup, costruita tra i secc. 14° e 15° ma pesantemente restaurata nell'Ottocento.
Bibl.: B. Craplet, Auvergne romane (La nuit des temps, 2), La Pierre-qui-Vire 1955, p. 29; O. Beigbeder, Fresque et peintures murales en Auvergne et Velay, Clermont-Ferrand 1970, pp. 117-121; B. Craplet, Cinq siècles d'art en Auvergne (950-1450), in Histoire de l'Auvergne, a cura di A.G. Manry, Toulouse 1974, pp. 141-182; F. Enaud, Panorama sur les peintures murales: Billom, Les Monuments Historiques de la France, n.s., 20, 1974, 3, p. 92; A. Courtille, Peintures romanes en Auvergne, Bulletin historique et scientifique de l'Auvergne 89, 1979, pp. 217-256.G. Curzi