bilancio energetico
La differenza fra la quantità di energia introdotta nell’organismo e l’energia spesa nello stesso tempo per le varie attività dell’organismo. Gli ingressi e le uscite di energia, in un adulto il cui peso è stabile, sono bilanciate.
L’apporto di energia è garantito dall’alimentazione e, nella società occidentale, circa il 55÷60% degli ingressi quotidiani di energia è garantito dai carboidrati, il 30÷25% dai grassi e il 15% dalle proteine. Le uscite sono invece molteplici e variabili. Tipicamente si distinguono quattro vie di spesa energetica: il consumo dovuto alle funzioni metaboliche essenziali, comunemente indicato come metabolismo basale; il consumo legato alle varie attività fisiche; il mantenimento della temperatura corporea; la spesa energetica dovuta ai processi digestivi e di assorbimento del cibo.
La spesa energetica di un soggetto adulto, di circa 70 kg, che giace a letto, immobile (metabolismo basale) è di circa 1.900 kcal, includendo in tale valore le 200 kcal stimate per i processi di assunzione e assimilazione delle corrispondenti 1.900 kcal necessarie al mantenimento del metabolismo di base. Se lo stesso soggetto trascorre la sua giornata seduto in poltrona, condizione non rara per numerosi individui anziani, senza svolgere alcuna attività fisica particolare, il fabbisogno energetico giunge a circa 2.100 kcal al giorno. La spesa energetica dovuta al metabolismo basale è condizionata dallo stato ormonale, in partic. dalla presenza di ormoni tiroidei, sessuali e dall’ormone della crescita; gli incrementi dovuti a tali sostanze possono portare a un raddoppio della spesa energetica basale. Il b. e. può essere marcatamente alterato dal livello dell’attività fisica, in particolare si può passare dalle circa 60÷70 kcal/h necessarie nel sonno, alle circa 200 kcal/h necessarie nel camminare molto lentamente, alle 500 kcal/h e più della corsa. A causa del rilevante ruolo dell’attività fisica nel dispendio energetico, questo fattore viene anche a modificare significativamente gli ingressi di energia, inducendo importanti cambiamenti nell’assunzione calorica della dieta, allo scopo di mantenere il bilancio energetico. D’altra parte, particolarmente nelle società industrializzate, l’entità dell’ingresso di energia spesso supera le uscite, traducendosi in un b. e. positivo e quindi in un accumulo di energia principalmente sotto forma di depositi di grasso.