bilancio di genere
loc. s.le m. Documento di bilancio che analizza e valuta le scelte politiche e gli impegni economici e finanziari di un’amministrazione, ponendo in evidenza il genere dell’amministratore o dell’aministratrice che ha compiuto tali scelte.
• «Donne per Brescia» nel suo programma chiede «la definizione del Bilancio di Genere», perché «da questo strumento si verrebbe a sapere che l’analisi di genere di questa spesa avrebbe come valore politico a favore del sociale, “zero”, soprattutto pensando al prezzo in negativo che cadrebbe sempre sulle donne». (Italia Brontesi, Corriere della sera, 6 novembre 2012, Cronaca di Brescia, p. 2) • Il ddl mette l’Italia in linea con le indicazioni europee: nella tabella di marcia per la parità tra donne e uomini 2006-2010 della Commissione si sottolineava che «l’applicazione di metodologie in tema di parità tra donne e uomini, quali la valutazione dell’impatto rispetto al genere e il bilancio di genere, favorirà la parità tra donne e uomini e apporterà maggiori trasparenza e affidabilità». (Valeria Fedeli, Unità, 24 luglio 2013, p. 16, Forum) • Viene introdotto anche il bilancio di genere, la cui metodologia sarà definita da un decreto di Palazzo Chigi, tenendo conto delle esperienze già adottate negli enti territoriali. Il Tesoro è poi tenuto a una relazione al Parlamento. (G[ianni] San[tamaria], Avvenire, 29 luglio 2016, p. 7, Attualità).
- Composto dal s. m. bilancio, dalla prep. di e dal s. m. genere, ricalcando l’espressione ingl. gender budgeting.
- Già attestato nella Stampa del 15 novembre 2003, p. 41, Torino e Provincia.