BIKINI (A. T. 164-5)
Isola corallina, una tra le più settentrionali delle Ralik (gruppo delle Marshall), scoperta forse già dal Saavedra nel 1529. Situata a 13° di lat. N. e 166° di long. E., presenta l'aspetto generale e caratteristico di tutti gli atolli della regione con laguna interna (lunga circa 32 km. e larga 19); il 1° maggio 1945 fu evacuata l'esigua popolazione indigena, dedita soprattutto alla pesca e alla raccolta dei frutti dei palmizî.
Gli esperimenti atomici. - La marina degli Stati Uniti desiderava esperimentare gli effetti della bomba atomica su una forza navale; l'esercito ottenne di parteciparvi e così alle dipendenze dell'ammiraglio W. H. P. Blandy furono posti 150 aerei, 200 navi, 42.000 uomini circa. Agli esperimenti assistettero scienziati, parlamentari, giornalisti, osservatori delle nazioni rappresentate nella Commissione delle N. U. per l'energia atomica; si usarono aerei radiocomandati, apparecchi fotografici e cinematografici automatici e circa 10.000 strumenti per misurazioni varie a bordo delle navi; queste erano così disposte: al centro, a circa 5 km. dalla costa, la corazzata Nevada (19.000 t.); attorno le corazzate Pennsylvania (33.000 t.), Arkansas (26.000 t.), New Y0rk (27.000 t.) e Nagate (32.000 t., ex giapponese), le portaerei Saratoga (33.000 t.) e Independence (10.000 t.); in un raggio di 1 km. le altre navi, tra le quali gl'incrociatori Pensacola (9000 t.), Salt Lake City (9000 t.), Prinz Eugen (10.000 t., ex tedesca) e Sakawa (10.000 t., ex giapponese). La prima bomba fu lanciata da un aereo il 1° luglio 1946 alle 9,20 (ora locale) dall'altezza di 9000 m., esplose tra i 300 e i 450 m.; il noto "fungo" di vapori, visibile a 24 km. di distanza, salì in 3 minuti e mezzo a quasi 10.000 m.; affondarono subito 3 navi minori, poi un cacciatorpediniere e il Sakawa il dì seguente. La seconda bomba fu fatta esplodere sott'acqua, a non grandissima profondità, il 25 luglio alle 8,35 (10h 34′ del 24 luglio T. M. G.): apparve alla superficie del mare una palla infuocata, quindi s'alzò una densissima nube e una colonna d'acqua di più di 650 m. di diametro, alta circa 1700 m. che sollevò l'Arkansas, che aaffondò subito con 3 navi minori; dopo, rispettivamente, 7,30 ore e 5 giorni affondarono la Saratoga e la Nagato; altre navi rimasero gravemente danneggiate. Altissimo il grado di radioattività dell'acqua; invece le palme dell'isola e gli animali collocati sulle navi non sembravano aver sofferto.