BIEL (fr. Bienne; A. T., 20-21)
Città della Svizzera, a 436 metri s. m., con 22.430 ab., sulle linee Basilea-Berna e Neuchâtel-Olten, nel cantone di Berna e sulla riva nord-est del lago omonimo, tra il piano e i primi rialti del Giura. Nella sua parte più antica, cioè in quella collinosa, sorgono la chiesa parrocchiale di S. Benedetto, in stile gotico, edificata negli anni 1451-1455, la quale conserva nel coro belle vetrate del 1457, con scene della leggenda di S. Benedetto; il Palazzo del comune; l'abbazia di Waldleute; il Museo Schwab e i più importanti uffici pubblici. Notevoli pure alcune case del Seicento, e altre in stile rinascimento commisto a elementi gotici, e specialmente l'Alte Krone" (1582). La parte nuova della città, che si stende verso il lago, comprende la città commerciale con stabilimenti, alberghi, ville, giardini e teatri. Più che una città a tipo etnico distinto, Biel è una città franco-tedesca, per cultura e per spirito mezzo latina e mezzo germanica. Il suo clima è temperato, per quanto un po' umido nell'autunno e nell'inverno.
Il distretto di Biel ha una superficie di 17,4 kmq. e 26.115 abitanti, di cui quattro quinti protestanti e un quinto cattolici; tre quinti di lingua tedesca e due quinti francese.
Storia. - Biel è città antica e ricca di antiche memorie. Sulle rive del suo lago e sui colli ad essa vicini si trovarono di fatto numerosi resti di età preistoriche, di dimore celtiche e di una colonia romana. Il nome viene da Belenus, che era una divinità celtica delle acque. La città fu fondata al principio del sec. XIII. Ne fu signore sino al 1798 il vescovo di Basilea, al quale spettò la nomina del più alto funzionario, il Meyer (castaldo). La città godette di notevoli libertà, esercitò la sovranità militare nell'Erguel, fu alleata con Berna, Friburgo e Soletta e, dopo le guerre di Borgogna, fu tra i paesi alleati della Confederazione. La riforma, favorita dal clero locale, vi fu introdotta nel 1528. Fino allora la città aveva appartenuto alla diocesi di Losanna. Il 5 febbraio 1798 i Francesi occuparono la città, che fece parte della Francia fino al 1813, ma nel 1815 dal congresso di Vienna venne assegnata al cantone di Berna. Nel sec. XIX Biel è divenuta un centro dell'industria degli orologi. Il museo Schwab contiene resti di palafitte.
Bibl.: C. A. Blösch, Gesch. d. Stadt Biel; H. Türler, Das alte Biel; F. Schwab, Die industr. Entwicklung Biel; Dict. hist. et biograph. Suisse, II, p. 176.
Lago di Biel (A. T., 20-21). - Lago della Svizzera posto lungo le pendici meridionali del Giura, a NE. del lago di Neuchâtel. Ha forma approssimativamente triangolare, è lungo 15 km., largo 4, con un perimetro di 40. La superficie, che era di 44,2 kmq., è diminuita a 40,87, dopo la correzione dovuta al canale di Hageneck, che ha abbassato a 432 m. il livello medio sul mare del lago. L'isola di San Pietro con le vicine occupa una superficie di 1,67 kmq. La profondità massima è di 74,6 m., la media (desunta da 271 scandagli) di 29,2. Il lago va soggetto ad oscillazioni di livello abbastanza sensibili (fino a 2 m.). Immissario principale è la Thièle (Zihl) che esce dal lago di Neuchâtel e si getta nell'Aare 7 km. dopo l'uscita dal lago di Biel. Alcuni piroscafi congiungono le località più importanti che sorgono sul lago (Biel, Nidau, Cerlier, Lenderon, Neuveville). Secondo alcuni (Brückner) il lago, come gli altri del Giura, deve la sua origine prevalentemente all'azione glaciale, mentre altri (Schardt) ritiene che derivi da un abbassamento avvenuto in epoca pliocenica. Il lago di Biel ha in comune col lago di Neuchâtel non solo la frequenza delle stazioni preistoriche su palafitte, ma anche quasi tutti gli elementi della flora e della fauna, sia perché ne riceve l'emissario, sia perché i due laghi formavano ancora in epoca post-glaciale un lago solo, il grande lago del Giura, popolato da specie provenienti dal nord, lungo le grandi vie d'acqua del Reno e della Birs. Ma il lago di Biel, sebbene un poco più basso, è meno ricco di pesci che non il lago di Neuchâtel. Vi sono tuttavia frequenti la trota, il luccio, il pesce persico: ancora più redditizî abbondano i coregoni di due specie diverse, cioè la bondella e la palea.
Nel lago va acquistando importanza biologica l'isola di San Pietro, già resa celebre dal Rousseau, ed ora unita alla terra ferma presso Cerlier da un largo terrapieno. Dal 1912 è diventata un parco nazionale, dove si sono moltiplicati i conigli rinselvatichiti e nidificano indisturbati anitre selvatiche, folaghe, gabbiani, cigni, sciabiche, beccaccini ed aironi (Ardea stellaris, A. minuta).