Bieberbach
Bieberbach Ludwig (Goddelau, Hessen, 1886 - Oberaudorf, Baviera, 1982) matematico tedesco, noto per i suoi lavori in analisi complessa e le sue applicazioni in altri settori della matematica. Compì i suoi studi a Heidelberg e quindi, sotto la guida di F. Klein, a Göttingen dove conseguì il dottorato nel 1910 con una tesi intitolata Theorie der automorphen Funktionen (Teoria delle funzioni automorfe). Nello stesso 1910 fu docente a Königsberg. Nel 1916 formulò una congettura, successivamente (1984) dimostrata come vera, che stabilisce una condizione necessaria affinché una funzione olomorfa rappresenti in modo iniettivo il disco unitario nel piano complesso ricorrendo alle serie di Taylor. Nel 1913 divenne professore ordinario all’università di Basilea e insegnò quindi all’università di Francoforte nel 1915 e a quella di Berlino dal 1921 al 1945. La valutazione dei suoi contributi matematici e della sua carriera accademica non può essere disgiunta dal giudizio sul suo orientamento politico-culturale. Bieberbach, infatti, non fu soltanto un convinto sostenitore del regime nazista, ma contribuì in modo attivo alla estromissione di suoi colleghi matematici di origine ebraica, quale per esempio E. Landau, dall’insegnamento universitario e propugnò un movimento denominato Deutsche Mathematik (Matematica tedesca, titolo anche di una rivista da lui stesso fondata) dai caratteri spiccatamente antisemiti. Secondo Bieberbach, infatti, «l’immaginazione spaziale è una caratteristica delle razze germaniche mentre il ragionamento logico puro si sviluppa più riccamente tra le razze latine ed ebraiche». Tale evidente disprezzo, intriso di razzismo, nei confronti degli indirizzi di ricerca più formali, astratti e strutturali, che invece caratterizzano positivamente la ricerca matematica internazionale in quegli stessi anni, mostra quanto un’ideologia totalizzante possa condizionare anche la ricerca matematica e scientifica. Nel 1945, Bieberbach, a causa delle sue posizioni filonaziste, fu privato di tutte le sue cariche accademiche e solo nel 1949 fu invitato a tenere alcune conferenze all’università di Basilea.