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BIANTE

di Angelo Taccone - Enciclopedia Italiana (1930)
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BIANTE (βίας, Bias)

Angelo Taccone

Figlio di Teutame, fu uomo politico di Priene e venne annoverato tra i sette savî: è anzi uno dei quattro (con Solone, Talete e Pittaco) il cui nome non manca in nessuna delle varie enumerazioni di quelli. Una delle più antiche testimonianze su di lui è contenuta in un frammento d'Ipponatte, del quale non dovette essere molto più antico. Erodoto (I, 27) narra ch'egli sarebbe stato, come Solone, ospite alla corte di Creso, e che lo avrebbe dissuaso da un attacco contro i Greci delle isole; in un altro luogo (I, 170) lo stesso Erodoto racconta che agli Ioni raccolti, dopo aver sofferto una grave sconfitta, nel comune santuario, detto Panionio, Biante avrebbe consigliato di trasferirsi in Sardegna. Gli aneddoti e gli apoftegmi che gli vengono attribuiti (conservatici particolarmente da Diogene Laerzio e da Plutarco) lo dimostrano persuasivo parlatore, abile giudice e uomo tenuto in gran conto nella patria sua, dove secondo una tradizione sarebbe nato di gente insigne, che pretendeva esser venuta colà da Tebe, mentre secondo un'altra, con la quale ha rapporto l'aneddoto secondo cui egli avrebbe fatto cominciare da sé la propria stirpe, sarebbe stato d'umile condizione. Tra i suoi apoftegmi famoso è quello secondo cui egli avrebbe detto essere assai più difficile metter d'accordo degli amici che sian venuti tra di loro a litigio che non dei nemici, e poi l'altro, messo più tardi di preferenza in bocca a Diogene, omnia mea mecum porto (in occasione della fuga, senza ombra di sostanze, dalla patria conquistata dal nemico). E tra i numerosi aneddoti che gli si attribuiscono ricorderemo quello secondo cui, quando la patria sua era assediata da Aliatte re di Lidia, egli seppe ingannarlo a tal punto sulla presunta abbondanza di viveri nella città, che il nemico, disperato di venire a capo dell'assedio, lo abbandonò; e l'altro (che peraltro si trova anche nella tradizione relativa a Esopo), secondo il quale ad Amasi, re di Egitto, che gli richiedeva la parte ad un tempo migliore e peggiore della vittima, avrebbe mandato la lingua. Anche con gli avvenimenti della seconda guerra messenica egli è messo in relazione: gli si fanno comperare e liberare giovani messene e gli si fa augurare cattiva fine al traditore Aristocrate. Secondo parecchie testimonianze, dopo la disgraziata battaglia dei suoi compatrioti contro i Samî in località detta presso la quercia, egli sarebbe riuscito a conciliare durevolmente le due parti. Certo in tutto questo cumulo di aneddoti e di testimonianze molto è inventato e tardo, ma un fondo di vero esiste senza alcun dubbio.

La tradizione fa morire Biante, vecchio assai, dopo aver parlato in tribunale e vinto un importante processo. I suoi compatrioti gli dedicarono culto eroico.

Anche un personaggio mitologico ebbe nome Biante. Fu figliuolo di Amitaone e di Idomene o d'Aglaia e fratello dell'indovino Melampo. Lo considerarono come capostipite i Biantidi d'Argo.

Bibl.: O. Crusius, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Alterthumswiss., III, col. 383 segg.; Bohren, De septem sapientibus, Bonn 1867, p. 43 segg.; Lenschau, De rebus Prienensium, in Leipziger Studien, XII, Lipsia 1889, p. 126 segg.; E. Meyer, Geschichte des Alterthums, II, 1ª ed., Stoccarda 1893, pp. 715-717; H. Diels, Fragmente der Vorsokratiker, 4ª ed., Berlino 1922, II, pp. 213-214, 216-217.

Vedi anche
Melampo (gr. Μελάμπους) Mitico veggente greco, figlio di Amitaone, padre di Manto; ebbe il dono di comprendere le voci degli animali. Risanò dalla pazzia le figlie di Preto. Rese possibili al fratello Biante le nozze con Pero, figlia di Neleo. Preto (gr. Προῖτος) Mitico re di Tirinto, figlio di Abante; fratello gemello di Acrisio, col quale si contese il regno, finché gli lasciò Argo tenendosi Tirinto, che fortificò con l’aiuto dei Ciclopi. Da sua moglie Stenebea, la cui leggenda si intreccia con quella di Bellerofonte (➔), ebbe Lisippe e Ifianassa ... Priene (gr. Πριήνη) Antica città greca ionica dell’Asia Minore. Fiorente in età ellenistica, nel 133 entrò nella provincia romana d’Asia. Si conservano resti della città del 4° sec. a.C. Costruita secondo un piano organico, è uno degli esempi più notevoli dell’urbanistica ellenistica. Disposta a terrazze ottenute ... Adrasto (gr. ῎Αδραστος) Eroe della mitologia greca, uno dei guerrieri che condussero la spedizione dei Sette contro Tebe; unico superstite, partecipò secondo Pindaro alla successiva spedizione degli Epigoni. In alcune tradizioni Adrasto è il fondatore delle Nemee, delle quali sarebbe stato, secondo un’altra ...
Tag
  • SETTE SAVÎ
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  • Biante di Priene
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    Uomo politico (7º-6º sec. a. C.) della città ionica di Priene, annoverato fra i "sette sapienti". Secondo Erodoto, avrebbe dissuaso Creso da un attacco contro i Greci delle isole e agli Ioni sconfitti avrebbe consigliato di trasferirsi in Sardegna. Gli aneddoti e apoftegmi attribuitigli (fra essi famoso ...
  • Biante di Priene
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Vocabolario
omnia mea mecum porto
omnia mea mecum porto ‹òmnia ...› (lat. «tutto ciò che è mio lo porto con me»). – Frase attribuita dalla tradizione latina a diversi filosofi (soprattutto cinici e scettici) o scrittori greci (secondo Cicerone, sarebbe di Biante di Priene,...
sètte
sette sètte agg. num. card. e s. m. [lat. sĕptem], invar. – 1. a. Il numero intero che segue immediatamente al sei (considerato, soprattutto nell’antichità, numero sacro o simbolico, probabilmente in connessione con fenomeni astrali o con...
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