BIAGIO vescovo e martire, santo (dal gentilizio romano Blasius; Blassius: cfr. Blattius)
Un martirio greco di età indeterminata pone in Sebaste (Cappadocia o Armenia) un vescovo Biagio morto per la fede il 3 febbraio, sotto l'imperatore Licinio (307-23); è il più antico monumento del suo culto. Il martirio narra che a intercessione della madre il santo liberò un bambino da una spina di pesce che gli si era posta attraverso la gola; quindi dal popolo cristiano viene invocato contro l'angina e altri mali di gola, e a questo proposito nel giorno della sua festa si benedicono in suo nome piccoli pani, ed anche frutti, semi e vino.
Bibl.: Acta Sanctorum, febbraio, I, Anversa 1657, pp. 334-57; 3ª ed., Parigi 1866, pp. 337-60; H. Delehaye, Les origines du culte des martyrs, Bruxelles 1912, p. 208.