MARINI, Biagio
Compositore e violinista, nato a Brescia prima del 1597, morto a Venezia nel 1665. Probabilmente allievo di C. Monteverdi, fu, dal 1615 al 1618, violinista della cappella di San Marco. Nel 1620 è a Brescia, alla chiesa di S. Eufemia, nel 1622 alla corte di Parma e dal 1623 al 1645 al servizio del conte Palatino di Neuburg e Düsseldorf, nel quale tempo gli vengono largite lettere di nobiltà e la dignità di consigliere di camera. Più tardi lo troviamo a Ferrara e a Milano. È il primo violinista che si sia fatto un nome anche quale compositore di musica strumentale da camera. Si deve a lui la più antica Sonata "a violino solo" (pubblicata nel 1617), nella quale il violino è trattato polifonicamente e non ha bisogno di uno strumento accompagnatore.
Le sue opere strumentali e vocali sono, a giudicare dalla numerazione delle superstiti, almeno ventidue. La prima, Affetti musicali, è del 1617; l'ultima, di sonate da chiesa e da camera, da 2 a 4 voci, del 1655. Si trovano in esse arie, madrigali e madrigaletti, salmi, vesperi, miserere, litanie, canzonette e scherzi, musiche varie a più voci con strumenti; e, quanto alle composizioni strumentali, sonate da chiesa e da camera e sinfonie. Le sue Sonate, Sinfonie e Canzoni a 1-6 voci, op. VIII, del 1626, ripubblicate nel 1629, offrono importanti lineamenti tecnici (bicordi, scordature, la prima composizione a tre voci, ecc.).
Bibl.: A. Einstein, Italienische Musiker am Hofe der Neuburger Wittelsbacher, in Sammelbände der intern. Musik Gesellschaft, IX, p. 3; A Moser, Geschichte des Violinspiels, Berlino 1923, pp. 55-56 e 93-95; D. J. Iselin, B. M., sein Leben und seine Instrumentalwerke, 1928.