BEZOAR (anche Benzoar o Belzuar; da bezoar+benzoino [belzuino]; fr. bézoar; sp., ted., ingl. Bezoar; dal pers. pādzahr "contravveleno", attraverso l'ar. bādizahr, bāzahr)
Si dava questo nome nella medicina orientale e medievale a certe concrezioni che si formano nell'apparato digerente dei Ruminanti, e a cui si attribuiva efficacia terapeutica di contravveleni (v. Egagropilo).
Per estensione, fu chiamata con questo nome una pianta dell'America centrale, della famiglia delle Moracee, la Dorstenia contrayerva L., la cui radice, sotto il nome di radice di bezoar o radice di contrayerva, veniva usata come antidoto contro la morsicatura dei serpenti velenosi. Oggi la sieroterapia che viene impiegata con successo in tali casi ha fatto cadere in disuso questa droga, che rimane solo nella medicina popolare dei paesi di origine.
Lo stesso nome si dà a una capra selvatica di Creta, delle Cicladi e dell'Asia occidentale (v. capra).