Diplomatico (Mosca 1693 - Pietroburgo 1766); formatosi all'estero, con l'ascesa al trono di Elisabetta (nov. 1741) ebbe affidata la direzione della politica estera zarista. Sostenitore della necessità di un'alleanza con le potenze marittime (Inghilterra, Olanda) e con l'Austria, gli riuscì di superare la francofilia dell'imperatrice; divenuto nel 1744 cancelliere, godette di un decennio di onnipotenza, portando nel 1764 a conclusione un'alleanza con l'Austria e l'anno successivo un accordo sussidiario con l'Inghilterra. Ma l'evoluzione della politica europea (accordi anglo-prussiano di Westminster, 1756; austro-francese di Versailles, 1756) rese dificile la posizione del B.-R., che, caduto in disgrazia e accusato di oscure mene filoprussiane, nell'aprile del 1759 fu condannato e esiliato. Nel 1762, salita al trono Caterina II, fu richiamato e colmato di onori, ma la sua autorità politica fu nulla.