BERTRANDO
Di origine prpbabilmente francese, B., che appartenne all'Ordine del domenicani, nel 1319 fu nominato arcivescovo di Brindisi e Oria.
Trasferitosi nella sua arcidiocesi dopo la consacrazione, avvenuta ad Avignone, B. cominciò subito a preoccuparsi dell'amministrazione dei beni della sua Chiesa. Entrò in contatto con Filippo d'Angiò, principe di Taranto, e ottenne da lui, il 14 dic. 1322 e poi ancora il 21 nov. 1325, le conferme per il possesso del casale di Principato concesso pochi anni prima alla Chiesa di Brindisi.
I buoni rapporti instaurati con il principe di Taranto, di cui B. divenne consigliere e cappellano, gli valsero nel 1323 un'ímportante missione. Il 12 giugno di quell'anno infatti, insieme con Bernardo da Parma e il domenicano Giovanni, lettore del convento di. Narbonne, fu nominato da Giovanni XXII suo legato in Serbia, ove il re Uros III, pretendente alla mano della figlia del principe di Taranto, Bianca, si era dichiarato pronto a passare dalla fede ortodossa al cattolicesimo, per esigere dallo stesso re, dal clero e dal popolo serbo la pubblica professione di fede. Tuttavia il progetto matrimoniale fallì; della missione di B. non si hanno altre notizie.
Nel 1325 B. ottenne un accomodamento con i cavalieri dell'Ordine teutonico della provincia pugliese circa la parte spettante alla Chiesa di Brindisi dei legati pertinenti a quell'Ordine. Nel 1327 viene ricordato tra i consiglieri di re Roberto d'Angiò convocati a Napoli per discutere le misure da prendere contro Ludovico il Bavaro disceso,in Italia per l'incoronazibne imperiale. Morì prima del 6 dic. 1333, data di nomina del suo successore alla cattedra di Brindisi e Oria.
Durante il vescovato di B. fu ricostruita, a spese del principe di Taranto e della moglie Caterina di Courtenay, la chiesa di S. Maria del Casale, e si completò, a spese di re Roberto, la chiesa di S. Paolo e l'annessa casa dei conventuali in Brindisi.
Fonti e Bibl.: Brindisi. Arch. capitolare, pergamene nn. LXX-LXXIX; Vetera monumenta historica Hungariam sacram illustrantia, a c. di A. Theiner, I, Romae 1857, nn. DCCXLVI-DCCXLVIII, pp. 488-492; Giovanni XXII, Lettres communes, a c. di G. Mollat e G. de Lesquen, III, Paris 1906, nn. 10739, 10793, 12855; V, ibid. 1909, n. 19291; A. De Leo, Cod. diplom. brindisino, II, a c. di M. Pastore-Doria, Trani 1964, n. 18, pp. 58., n. 22, p. 66, n. 25, pp. 68-73, n. 26, pp. 73-77; A. Della Monaca, Memoria historica dell'antichissima e fedelissima città di Brindisi, Lecce 1674, pp. 456-458; V. Guerrieri, Articolo storica su' vescovi della chiesa metropolitana di Brindisi,Napoli 1846, pp. 71-73; C. Eubel, Hierarchia catholica…,I, Monasterii 1913, p. 149; A. P. Coco, Titoli dignitari e nobiliari della sede arcivescovile di Brindisi, Lecce 1914, pp. 23, 29; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VIII, coll. 1047 s.