Prelato e teologo, francescano (Camboulit, Lot, tra il 1265 e il 1270 - Avignone 1332 o 1333), legato papale in Lombardia (1317) e Fiandra (1318) con scarso successo; arcivescovo di Salerno e cardinale (1320), quindi card. vescovo di Tuscolo (1323). Nella questione sulla povertà, si pronunciò per la povertà di Cristo e degli apostoli; ma seppe conservarsi la fiducia di Giovanni XXII che, rimosso Michele da Cesena (1328), gli affidò l'amministrazione dell'ordine e l'organizzazione del capitolo di Parigi (1329). Detto doctor famosus, scrisse un commento alle Sentenze, un opuscolo sulla povertà, numerosi sermoni.