SZÉKELY, Bertalan (Bartolomeo)
Pittore, nato a Kolozsvár (Cluj) l'8 maggio 1835 morto a Mátyásföld (prov. Budapest) il 21 agosto 1910. Allievo di Geiger e Rahl a Vienna, poi di Piloty a Monaco, diventa il maestro dominatore della pittura romantica in Ungheria. Già nel 1859 dipinge il suo capolavoro, l'autoritratto che si trova nel museo di Budapest. Segue, per vent'anni, una serie di composizioni illustranti la storia ungherese, collocate quasi tutte nel medesimo museo; ma sono superate di gran lunga dai bozzetti a olio e dagli studî preparatorî, piccoli capolavori dell'arte del colore rivelanti l'influsso immediato dei grandi romantici francesi da Delacroix fino a Daumier. Dopo il 1880 questo romanticismo cede a una solennità religiosa linearmente stilizzata, rappresentata da cicli d'affresco nei più importanti edifici pubblici e nelle chiese di Budapest, Pécs e Kecskemét.
Bibl.: Gerö, in Vasárnapi Ujság, 1931; Fülep, in Magyar Művészet, 1923; Szentiványi e Gombosi, in Éber-Gombosi, Művészeti Lexikon, Budapest 1935; Petrovics, Sz. B. jellemvajzához, ivi 1936.