BERSAGLIERI (VI, p. 778)
Nel giugno 1928 "l'ispettorato dei bersaglieri" è stato assorbito nell'ispettorato per le truppe celeri, in cui si è fuso, altresì, l'ispettorato della cavalleria.
Successivamente tre dei reggimenti di bersaglieri (6°, 8°, 11°) sono entrati a far parte dei nuovi organismi denominati "divisioni celeri" rispettivamente contraddistinte con i nomi di condottieri della Casa Savoia: Eugenio di Savoia, Emanuele Filiberto Testa di Ferro, Principe Amedeo Duca d'Aosta.
Gli altri 9 reggimenti bersaglieri sono a disposizione dei comandi di corpo d'armata, come truppe suppletive o di riserva, eccetto il 5° reggimento che è entrato a far parte della brigata motomeccanizzata costituita a scopo di studio. La brigata, oltre al reggimento bersaglieri, comprende 1 battaglione carri veloci, 1 gruppo artiglieria leggiera motorizzata e 1 plotone del genio.
Tutti i reggimenti bersaglieri sono costituiti su due o tre battaglioni; ogni battaglione su tre compagnie bersaglieri, armate di mitragliatrici leggiere, e una compagnia mitraglieri, armata di mitragliatrici pesanti. Ciascuno dei tre reggimenti delle divisioni celeri ha in più una compagnia motociclisti armata con un forte numero di mitragliatrici leggiere. È in corso la completa motorizzazione del corpo.
Nei primi mesi del 1935 è stato ricostituito il 18° reggimento bersaglieri (medaglia d'oro) in sostituzione del 3°, partito per l'Africa Orientale. E così si hanno in totale 13 reggiment bersaglieri.
Dai vecchi locali di S. Francesco a Ripa a Roma, ove fu inaugurato nel giugno 1904, il Museo storico dei bersaglieri è stato, il 18 settembre 1932, giorno dell'inaugurazione del monumento al bersagliere, trasportato negli ambienti posti ai lati dell'arco di Porta Pia. Sopra una delle pareti del museo, si leggono le parole che Benito Mussolini scrisse per l'albo d'oro del corpo: "Bersaglieri di Lamarmora! Appena un secolo di storia, ma quanti sacrifici, quante battaglie e quanta gloria".