MALMSTRÖM, Bernhard Elis
Poeta svedese, nato a Tysslinge presso Örebro il 14 marzo 1816, morto a Upsala il 21 giugno 1865. Fu giornalista, poi, dal 1856, professore a Upsala di estetica, letteratura e storia dell'arte.
Come scrittore di estetica fu sotto l'influenza di Hegel, segnando in Svezia il passaggio dal romanticismo al realismo dell'età seguente (v. le lezioni sulla storia della letteratura svedese pubblicate postume nella raccolta delle opere: Grunddragen af svenska vitterhetens historia, 1866 e segg.). E in mezzo fra le due epoche stanno anche le sue poesie. Romanticamente nostalgico ma criticamente riflessivo, ripiegato e chiuso su sé medesimo, condusse un'esistenza solitaria, amando la sua solitudine e soffrendone. E fin dalle prime poesie (Hvi suckar det så tungt uti skogen, 1839; Angelika, 1840, ecc.), la sua ispirazione (v. Dikter, voll. 2, 1845 e 1847) è scaturita da questo sentimento complesso, che spesso gli vietò il pieno abbandono: alcune delle liriche sono ispirate all'Italia, dove si recò nel 1846-47; e in Italia venne controllando con diffidenza le sue impressioni, finché l'entusiasmo per il cielo del Sud gli ispirò alcune liriche che sono fra le sue più ricche di impeto e di canto.
Opere: Dikter, ed. E. Tegner, Stoccolma 1897; Samlade skrifter, ed. C. F. Bergstedt, voll. 8, Stoccolma 1866-69.