BERNARDONI, Giovanni Maria, detto Bernardone
Nacque a Laino nel 1541 o 1542. Quando nel 1564 entrò come novizio nella Compagnia di Gesù dichiarò che già da dieci anni faceva il muratore. La sua attività successiva, ricostruibile dallo studio del Pirri, fu di architetto dei gesuiti: a Napoli (1573), a Lecce (1575) sotto la direzione di G. de Rosis, in Sardegna nel 1578-79, dove preparò alcuni progetti che non vennero mai realizzati. Nel 1583 fu inviato in Polonia per dirigere le fabbriche dell'Ordine. Risiedette nel 1583-1599 a Nieswiez (Lituania), dove costruì la chiesa (1589-1596; è il primo esempio d'oltralpe ispirato al Gesù di Roma) e il collegio, e inoltre il castello per il principe Radziwill (edificio rettangolare con torri agli angoli; la facciata ricorda le chiese palladiane).
Nello stesso periodo, per Kalisz, il B. preparò i progetti per il palazzo vescovile, il Collegio (1583-84) e la chiesa (1587-1595) dei SS. Wojciech e Stanislaw a pianta basilicale. Lavorò inoltre a Poznan (1583) e a Lublino (1586, chiesa e collegio): il progetto, conservato alla Bibliothèque Nationale di Parigi (Hd. 4d, 19; 1049), può essere a lui attribuito. Nel 1599 fu preposto alla fabbrica della chiesa dei gesuiti di Cracovia, SS. Pietro e Paolo, in costruzione dal 1597 su un progetto probabilmente del De Rosis, che presentava, però, errori tecnici. Alla morte del B. era stata preparata la base della cupola, completata (1619) da G. B. Trevano. Nel 1602-1604 fu ricostruito su progetto del B. il convento delle suore di S. Brigida di Danzica. Ultima sua opera fu il progetto della chiesa e del monastero dei bernardini a Kalwarya Zebrzydowska (Cracovia) secondo un impianto massiccio che ricorda le origini lombarde dell'autore. Questi morì a Cracovia il 20 novembre del 1605; il suo corpo venne sepolto nella chiesa di S. Barbara.
Il B., come realizzatore di progetti sia altrui (in Italia e a Cracovia) sia propri (Nieswiez, Kalisz, Kalwarya), si mostra artista tradizionale di non grande originalità; ha importanza., però, per aver introdotto in Polonia architettura gesuitica che ebbe grande influenza nel secolo XVII.
Fonti e Bibl.: Una ricostruz. dell'opera del B. con numerosi doc. e bibl. è in P. Pirri, G.Tristano o i primordi dell'architettura gesuitica, Roma 1955, pp. 195-202, 262 s.; v. inoltre: S. Ciampi, Bibliogr. critica…, II, Firenze 1834, p. 245; F. M. Sobieszczanski, Wiadomosci historyczne o sztukach pióknych w dawnej Polsce… (Not. stor. sulle belle arti nell'antica Polonia), II, Warszawa 1849, pp. 30-32, 210-212; Ks. J. Wielewicki, Dziennik spraw domu zakonnego oo.jezuitów u sw. Barbary w Krakowie (Diario dell'Ordine dei padri gesuiti in S. Barbara a Cracovia), in Script. rerum Polonicarum, VII, Kraków 1881, p. 268; X, ibid. 1886, p. 101; Ks. S. Zaleski, Yezuici w Polsce (Gesuiti in Polonia), IV, 1, Lwów 1905, p. 136; IV,2, ibid. 1904, pp. 750 s.; F. Klein, Kosciól sw. Piotra i Pawla w Krakowie. (La chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Cracovia), in Rocznik Krakowski (Annuario di Cracovia), XII (1910), pp. 30 s., 45-47; J. Szablowski, Architektura Kalwarii Zebrzydowskiej (1600-1702) (Architettura a Kalwarya Zebrzydowska), ibid., XXIV(1933), p. 21; W. Krause, Grundris seines Lexikons bildender Künstler und Kunsthandwerker in Oberschlesien…,I, Oppeln 1933, p. 54; E. Lopacinski, Warszawskie poszukiwania archiwalne do dziejów sztuki (Ricerche archiv. varsaviesi per la storia dell'arte), in Biuletyn Historii Sztuki (Boll. di storia dell'arte), IX (1947), p. 146; A. Bochnak, Kosciól SS. Piotra i Pawla w Krakowie i jego rzymski pierwowzór oraz architekt królewski Yan Trevano (La chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Cracovia, il suo prototipo romano e l'architetto regio Giovanni Trevano), in Prace Komisji Historii Sztuki (Lavori della Comm. distoria dell'arte), IX (1948), pp. 94-101; Katalog Zabytków Sztuki w Polsce (Catal. dei mon. d'arte in Polonia), I, Województwo Krakowskie (Voivodato di Cracovia), Warszawa 1953, p. 470; S. Loza, Architekti i budowniczowie w Polsce (Architetti e costruttori in Polonia), Warszawa 1954, p. 17; E. Kregiewska-Foksowicz-E. Linette-J. Powidzki-A. Slawska, Sztuka baroku w Wielkopolsce (Arte barocca nella Grande Polonia), in Biuletyn Historii Sztuki (Boll. di storia dell'Arte), XX (1958), p. 52; Bibliotheca Instituti Historici S. I., XV, J. Vallery-Radot, Le recueil de plans d'édifices de la Compagnie de Yésus… à la Bibliothèque Nationale de Paris, Rome 1960, p. 325; Katalog Zabytków Sztuki w Polsce (Catal. dei mon. d'arte in Polonia), V, Województwo poznanskie (Voivodato di Poznan), VI, Powiat kaliski (Circondario di Kalisz), Warszawa 1960, pp. 31, 33 s.; S. Herbst, Kalisz renesansowy, Osiemnascie wieków Kalisza (Kalisz rinascimentale, Diciotto secoli di storia di K.), III, Kalisz 1962, p. 100; F. Markowski, Zamek Mikolaja Krzysztofa Radziwilla Sierotki w Nieswiezu (Ilcastello di Mikolaj Krzysztof Radziwill Sierotka a Nieswiez), in Kwartalnik Architektury i Urbanistyki (Rivista trimestrale di architetturae urbanistica), IX, 2 1964), pp. 155-172; Polski Slownik Biograficzny (Diz. biogr. polacco), I, pp. 461 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, p.446.