• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BERNARDO

di Maria Luisa Iona - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)
  • Condividi

BERNARDO (Guarnardo, Vascardo, Venerando, Wernardo, Wenerio)

Maria Luisa Iona

Le diverse forme del nome di questo vescovo triestino generarono confusioni sulla sua identità. Alcuni storici (Mainati, Terpin, Scussa) ne fecero due vescovi, altri addirittura tre: il primo Bernardo, dal 1141 al 1149, il secondo Wernardo dal 1151(Terpin) o dal 1153 (Ireneo, Mainati, Scussa), il terzo nuovamente Bernardo. La data del 1141non può accettarsi, essendo ancora in quell'anno vescovo Dietmaro. è certo che B. si trovava già sul seggio episcopale il 16 genn. 1149, allorché conferma al monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia il territorio e la chiesa dei SS. Martiri di Trieste. Nel maggio dello stesso anno assiste, a Gemona, alla donazione di Corrado III in favore della chiesa di Moggio. L'anno seguente interviene presso i conti di Gorizia per la liberazione di Pellegrino, patriarca di Aquileia, che era stato da essi imprigionato. Nel 1152 concede ai canonici della cattedrale di S. Maria (poi S. Giusto) di Trieste le decime di tutte le case capitolari. Dallo stesso anno appare anche quale amministratore della Chiesa giustinopolitana, sottoposta da tempo ai vescovi triestini, approfittandone per concedere ai benedettini di S. Giorgio Maggiore di Venezia il monastero dell'Annunziata di Capodistria è sempre presente alle donazioni dispostein favore delle monache di S. Maria di Aquileia. Nel 1173 assegna al pievano ed alla chiesa di Pirano i quartesi di Castelvenere. Nel 1177, con un seguito di trenta uomini, raggiunge a Venezia il patriarca di Aquileia Volrico, per essere presente alla pace fra Alessandro III e il Barbarossa. Sappiamo, da una testimonianza del 1201, che, presente B., venne colà risolta da Alessandro III, in favore dei canonici di Trieste, una lite con quelli di Capodistria per le decime di Sicciole.

Larga eco ebbe una vertenza fra Aldigerio, dopo la morte di B. vescovo della ricostituita diocesi giustinopolitana, il clero e il popolo di Pirano per questioni di decime. Da essa scaturiscono due ritratti contrastanti della sua figura: i Piranesi lo descrivono benefico largitore, sollecito del bene del clero, portato ad esempio, di fronte all'esosità del successore, come colui che donò e nulla chiese. Secondo i testi del vescovo di Capodistria, invece, per una mancata corresponsione di decime B. aveva lanciato l'interdetto ai Piranesi ed aveva scatenato addirittura la sollevazione di alcune città contro di lui, determinando l'intervento di Corrado III. In seguito, per ottenere le decime, sarebbe ricorso a forme ricattatorie.

"Homo incompositus et inordinatus, dissipator et consumptor bonoruni ecclesie, …dictus episcopus Guarnardus multum laboravit ut destrueret episcopatum Iustinopolitanum". Queste parole, interpretate comunemente come incomprensione verso colui che tanto aveva beneficato le sue chiese, assumono nuovo significato se si tiene conto che provengono da parte capodistriana. Tra la città, infatti, e B. non correva buon sangue per ragioni non soltanto economiche, ma psicologiche e politiche insieme. Sede di un antico episcopato e per di più, dal 1145, legata a Venezia, Capodistria sollecitava il distacco della sua diocesi da quella di Trieste, ma aveva trovato nel patriarca di Aquileia, Volrico, sostenitore di B., un accanito oppositore. Anche Alessandro III, pur decidendone il ripristino, aveva imposto che ciò avvenisse solo dopo la morte di Bernardo.

Alla fine del gennaio del 1187 troviamo altri vescovi già insediati in ambedue le diocesi, ma già ai primi di luglio del 1186 il podestà di Capodistria, su richiesta del patriarca, disponeva per una maggiore dotazione del suo vescovato. Si può perciò accettare l'ipotesi, formulata dai più, che B. fosse morto in quell'anno, ma è certo soltanto che dal 1184 non se ne ha più traccia.

La sua fama, però, più che alla memoria di liti e concessioni, dovrebbe venir legata ad un fatto di maggiore importanza quale la parte che egli ebbe, come consigliere del patriarca Volrico, nella preparazione della riforma del 1181, relativa ai canonici diAquileia, che ne regolava la vita in comune.

Al suo lungo episcopato ed alla sua nota munificenza si è voluto attribuire il mosaico del catino absidale della navata destra della cattedrale di S. Giusto. Esso raffigura il Cristo benedicente, attorniato dai SS. Giusto e Servolo, mentre calpesta un aspide e un basilisco. Di evidente stile torcellano, la composizione viene concordemente collocata nel sec. XII e forse potrebbe rientrare nel periodo dell'episcopato di B. a Trieste. Quanto invece alla tesi del Tamaro sugli intenti di B., che avrebbe voluto esaltare la parte presa dalla Chiesa triestina, unita nella gioia alla Chiesa italica, dopo le vittorie sull'imperatore tedesco, essa sembra per lo meno alquanto anacronistica, benché appaia molto suggestiva l'interpretazione volta in tal senso dei due esametri alla base del catino: "Maiestate Deum liquet nunc regnare per aevum, Ambulat en Christus super aspidem et basiliscum".

Fonti e Bibl.: Codice dipl. istriano, a cura di P. Kandler, Trieste 1847-61, ad annos 1149, 1152; P. B. Gams, Series episcoporum…, Ratisbonae 1873, p. 319; A. Marsich, Regesto delle pergamene conservate nell'archivio del rev. Capitolo della cattedrale di Trieste, in Archeografo triestino, n. s., V (1877), pp. 326 s.; Ph. Jaffé-S. Loewenfeld, Regesta pontificum Romanorum, Lipsiae 1888, n. 14238; C. De Franceschi, Chartularium Piranense, in Atti e Mem. d. Società istriana di archeologia e storia patria, XXXVI (1924), pp. 3-8, 10, 22-31, 75-77, 81-86; P. F. Kehr, Italia sacra, VII, 2, Berolini 1925, pp. 209, 215-218, 222-224; Venezia, Bibl. Naz. Marciana, ms. Marc. ital. 6795; A. Zeno, Memorie dei vescovi dell'Istria, cc. 33, 60; Trieste, Arch. diplom., ms. 1/1 B 6; L. de Jenner, Le chiese di Trieste [sec. XIX], VII, cc. 72-73; Ireneo della Croce, Historia antica e moderna… della città di Trieste, Venezia 1698, p. XIV; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, V, Venetiis 1720, coll. 382 s., 577 s.; B. de Rubeis, Monumenta ecclesiae Aquileiensis, Argentinae 1740, coll. 570 s., 622 s.; J. B. Mittarelli, Annales camaldulenses O. S. B., IV, Venetiis 1759, p. 57; R. Coronini de Cronberg, Tentamen genealogicum promovendae seriei comitum et rerum Goritiae, Viennae 1759, pp. 160, 185, 187; Id., Operum miscellaneorum I, cui accessere sillabus Tergestinorum antistitum et appendix documentorum anectodorum, Venetiis 1769, p. 134; G. A. Bonomo, Sopra le monete dei vescovi di Trieste, Appendice, Trieste 1788, p. X; G. R. Carli, Delle antichità italiche, IV, App., Milano 1795, pp. 18.5 s.; G. Mainati, Croniche, ossia memorie storiche sacro-profane di Trieste cominciando dall'XI sec. sino a' nostri giorni…, Venezia 1817, I, pp. XVII,122 s., 125, 128 s.; S. Terpin, Episcopi ecclesiarum Tergestinarum atque Iustinopolitanae…, Tergesti 1883, pp. 36-38; G. F. Tommasini, De' commentari istorico-geografici della Provincia dell'Istria, in Archeografo triestino, s.1, IV (1837), pp. 340 s., 451; P. Kandler, Serie dei vescovi di Trieste, in Pel fausto ingresso di mons. Bartolomeo Legato vescovo di Trieste e Capodistria, Trieste 1847, pp. 51 s.; A. von Jellouscheg, Beiträge zur Geschichte der Stadt u. des Bisthums von Triest, in Mitteilungen des histor. Vereins für Krain, III(1848), n. 12, p. 111; IV(1849), n. 1, p. 5; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, VIII, Venezia 1851, pp. 686-89, 721; P. Kandler, Indicazioni per riconoscere le cose stor. del Litorale, Trieste 1855, pp. 22 s.; V. Scussa, Storia cronogr. di Trieste, dalla sua origine sino all'anno 1695, Trieste 1885, pp. 53-55; J. von Valvasor, Die Ehre des Herzogthums Krain, II, Laibach-Nürnberg 1877, p. 684; P. Tomasin, Biografia dello storiogr. triestino don V. Scussa…, in Archeografo triestino, n. s., XV (1889), p. 514; F. Babudri, Cronologia dei vescovi di Capodistria, ibid., s. 3, V (1909), pp. 188-191; Id., Nuovo sillabo cronol. dei vescovi di Trieste, ibid., s.3, IX (1921), pp. 183-185; M. Kos, Opazke k kronoloski vrsti trzaskih skofov v srednjem veku, in Carniola,VII(1916), pp. 10, 17; A. Tamaro, Storia di Trieste, I, Roma 1924, pp. 136-138, 181 s.; A. Leiss [Italo Sennio], La cattedrale di S. Giusto. Mosaici, Trieste 1925, p. 19; P. Paschini, Storia del Friuli, I, Udine 1953, pp. 246, 259, 263.

Vedi anche
Sisìnnio, Martirio e Alessandro, santi Sisìnnio, Martirio e Alessandro, santi. - Martiri (m. 397); chierici della Chiesa di Trento (Sisinnio, Martirio e Alessandro, santi diacono, Sisinnio, Martirio e Alessandro, santi lettore e Sisinnio, Martirio e Alessandro, santi ostiario), erano stati inviati dal loro vescovo a evangelizzare la Val di ... canonico Ecclesiastico che fa parte di un capitolo cattedrale o collegiale. ● I canonico secolari, secondo l’attuale ordinamento, sono sacerdoti che formano un collegio cui spetta celebrare le funzioni liturgiche più solenni della propria chiesa. ● I canonico regolari sono sacerdoti che costituiscono diversi ... clero Complesso delle persone che appartengono all’ordine sacerdotale di una religione o di una Chiesa. In base all’ordinamento canonico (can. 232-239 e art. 4 del Nuovo concordato), fanno parte del clero cattolico diaconi, presbiteri e vescovi, ossia quei fedeli che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine ... benedettini Religiosi, uomini e donne, che vivono secondo la regola benedettina (camaldolesi, cistercensi e trappisti, mechitaristi, olivetani, silvestrini e vallombrosani). In senso più stretto quelli riuniti nella confederazione benedettina, o benedettini confederati.  ● La regola benedettina, frutto dell’esperienza ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Religioni
Vocabolario
bernardo l’eremita
bernardo l'eremita bernardo l’eremita locuz. usata come s. m. [dal fr. bernard-l’hermite, di creazione burlesca provenz.]. – Crostaceo marino della famiglia paguridi, che si appropria di conchiglie di molluschi entro cui insinua l’addome....
bernarda
bernarda s. f. [dal nome di persona Bernarda]. – 1. Antica unità di misura di capacità per aridi usata in Romagna dal sec. 14° al 16°, equivalente a poco più di 14 litri. Una misura più ridotta era chiamata bernardèlla. 2. Denominazione...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali