BERNARDO Silvestre
Ebbe forse i natali nel Belgio, ma appartenne al clero della cattedrale di Utrecht e insegnò filosofia e teologia circa la metà del sec. XII. I suoi scritti, quasi tutti di materia dottrinale, dedicò a quel Terrico, di cui parla Abeldardo, e che nel concilio di Soissons del 1120 si mostrò tra gli oppositori del filosofo. Forse spettano a lui non pochi scritti di polemica teologica, che vanno sotto il nome di altri; gli si attribuiscono con probabilità un Commentarius sulla Ecloga di Teodulo, e un'Epistola ad Raymundum Castri Ambosii, de modo rei familiaris utilius gubernandae, che fu lungamente letta e commentata come trattato didattico.
Bibl.: C. Oudin, De scriptoribus ecclesiasticis, II, pp. 1005-07.