PARENZANO (Parentino), Bernardo
Pittore, nato a Parenzo circa il 1434, morto a Vicenza il 28 ottobre 1531. Nel suo quadro firmato della Galleria Estense, il Redentore fra i Ss. Agostino e Girolamo, come nell'Epifania del Louvre, nella Visione di S. Paolo del Museo civico di Verona e nel Tradimento dî Giuda in casa Borromeo a Milano, mostra, insieme con la sua derivazione dall'arte del Mantegna, tendenza di miniatore, che distrugge la forza delle immagini mantegnesche, attenua i rilievi, si perde in minuzie descrittive, e tutto, figure, terreno, rocce, intesse di filamenti vitrei. La stessa esecuzione minuziosa e trita, lo stesso aneddotico favellare di avvenimenti biblici o profani, si vede nei quadretti delle Tentazioni di S. Antonio Abbate e di un episodio della vita di S. Ludovico, nel palazzo Doria a Roma, dove si ripetono, tra sottigliezze e finezze di segno, gli aspetti volgari, i lineamenti grossolani. Non mancano, nei suoi quadri, motivi tratti dall'antico, ma piuttosto che imitazioni sono parafrasi, contraffazioni dei classici esemplari. Fra le opere più notevoli per l'intensità del colore, che prende vivezze di smalto, sono il quadro di casa Doria raffigurante S. Antonio in cammino circondato dai demonî, e i due di Berlino con giocolieri, dove, pur tra le note false di qualche classico frammento, il Parentino, rozzo cantastorie, trova la sua espressione più spontanea nel tentativo di rappresentare scene di genere.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte ital., VII, iii, Milano 1914, pp. 273-90; id., B. P. e alcuni suoi dipinti ignoti, in Atti e memorie della società istriana di archeol. e storia patria, XXXVIII (1926); B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932; G. Fiocco, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932.