BERNARDO di Pavia
Preposto della cattedrale, poi vescovo di Faenza e, dal 1198, di Pavia, dove morì nel 1213, deve la sua fama a una compilazione in cinque libri di diritto canonico, il Breviarium extravagantium (si chiamavano extravagantes le decretali non comprese nella Concordia discordantium canonum di Graziano), composto fra il 1187 e il 1191. Utilizzò naturalmente collezioni più antiche; ma il Breviarium ebbe meritata fortuna, fu conosciuto come la prima fra le Quinque compilationes antiquae, e ripubblicato spesso (per esempio in Ant. Augustini, Antiquae collectiones decretalium, Lerida 1576 e Parigi 1609). Bernardo scrisse altre opere di diritto canonico (Summa decretalium, ed. Laspeyres, Ratisbona 1860; Summa de matrimonio; Summa de electione; Casus decretalium) ed esegetiche (Commenti all'Ecclesiastico e al Cantico dei Cantici), oltre ad una Vita di Lanfranco.
Bibl.: G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, Milano 1833, II, p. 133; E. Besta, in P. del Giudice, Storia del diritto italiano, Fonti, I, i, Milano 1923, p. 425; ii, ibidem, 1925, p. 819.