BERNARDO di Compostella
È il nome di due canonisti che conviene distinguere. Il primo, antiquus, è autore di un Breviarium decretalium domini pape Innocentii III, composto nel 1208. Comprende 497 capitoli, disposti nell'ordine seguito da Bernardo di Pavia (v.). L'opera, conosciuta anche come Compilatio romana, ebbe poca fortuna, per avere accolto costituzioni rifiutate, per averle eccessivamente smembrate o modificate, per il sopravvenire di raccolte più complete. Il secondo, iunior, visse verso la metà del secolo XIII, fu chiamato Compostellanus perché aveva un beneficio in quella città, e anche de monte Mirato. È autore di varie opere canoniche, una Margarita, un Apparatus o comimento alle decretali di Gregorio IX, un commento pratico, Casus decretalium, e un Apparatus ad constitutiones Innocentii IV, del quale pontefice era stato cappellano.
Bibl.: Schulte, Geschichte der Quellen und Literatur des kanonischen Rechts, I, Stoccarda, 1875, pp. 85 e 190; II, ivi 1877, pp. 118 segg.; E. Besta, in P. del Giudice, Storia del diritto italiano, Fonti, I, ii, Milano 1923, p. 426; II, ivi 1925, p. 819.