BALBUENA, Bernardo de
Poeta e prelato spagnuolo o ispano-americano. Nacque, secondo la tradizione a Valdepeñas, nella provincia di La Mancha, Spagna, nel 1568. È ammissibile però porre la sua nascita prima del 1568, e forse nel Messico. In ogni caso compì i suoi studî e fu ammesso al sacerdozio nella Nuova Spagna. Prese parte ad alcuni certami poetici nella città di Messico (1581). Occupò almeno due posti nella provincia di Jalisco, dove visse probabilmente durante i 12 anni e più passati fuori della capitale, secondo quanto dice egli stesso. Nel 1603 lo troviamo di ritorno nella città di Messico. Verso il 1606 o 1607 fece un viaggio in Spagna dove ottenne il dottorato a Sigüenza e presentò il suo rmemoriale per ottenere un posto ecclesiastico. Nel 1608 fu nominato abbate maggiore dell'isola di Jamaica, e nel 1620 vescovo di Puerto Rico. Lope de Vega ricorda, nel Laurel de Apolo, che gli Olandesi, nel saccheggio di San Juan nel 1625, bruciarono la biblioteca del vescovo. B. morì probabilmente nel 1627.
Delle opere di B. solo tre rimangono; parecchie si ritengono bruciate o perdute. La Grandeza Mejicana, Madrid 1604, è un elogio in terza rima della città di Messico, con un prologo e un epilogo eruditi che indicano nell'autore molta dottrina, non sempre ordinata. i. e terzine dànno m quadro vivo e spiritoso, seppure esagerato, del Messico del primo seicento. El Siglo de Oro (Madrid 1608, ma scritto parecchi anni prima) è un'opera pastorale in prosa e in versi, buon esempio del genere. El Bernardo (Madrid 1624, ma composto molti anni prima) è un fantasioso poema epico in 24 libri, 5000 ottave, su Bernardo del Carpio e la tradizione spagnuola della battaglia di Roncisvalle. Costituisce senza dubbio il capolavoro dell'autore. Vi si notano una facoltà d'invenzione prodigiosa e un'energia gagliarda e geniale; ma vi sono anche molte descrizioni enciclopediche e noiose e molti tratti di cattivo gusto. Nell'animo di B. si dibatteva un conflitto, tipico dell'epoca, fra la poesia e la religione: i doveri ecclesiastici ebbero alla fine la vittoria: però dalle opere giovanili che restano, si può concludere che B. aveva un talento latente che riuscì a rivelare soltanto in parte. Nel suo temperamento impetuoso ed energico si rifletté lo spirito spagnu̇olo avventuroso di quell'epoca. Con maggior attenzione alla espressione stilistica avrebbe potuto farsi annoverare fra i grandi poeti del secolo. Con tutto ciò El Bernardo rimane il romanzo poetico Cavalleresco più notevole, ossia la miglior imitazione dell'Orlando furioso, in lingua spagnuola. Si può considerare B. inoltre come uno dei primi difensori della cultura letteraria nel Nuovo mondo. Dalle sue opere si trae un'idea abbastanza esatta della cultura posseduta verso il 1600 dalla Nuova Spagna.
Ediz.: El siglo de oro e la Grandeza mexicana, Madrid 182I e 1829; Grandeza mexicana, ed. facsimilare, Sociedad de bibliófilos mexicanos, Messico 1927; El Bernardo, Madrid I808, in Biblioteca de autores españoles, XVII.
Bibl.: M. Menéndez y Pelayo, Historia de la poesía hispano-americana, Madrid 1911-12; J. T. Medina, Escritores hispano-americanos celebrados por Lope de Vega en el Laurel de Apolo, Santiago del Chile 1924 (contiene un elenco di documenti dell'Archivio de Indias di Siviglia e d'altre fonti); J. Van Horne, The Bernardo of Bernardo de Balbuena, Urbana (Illinois) 1927.