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BERNARDO da Bologna

di Cesare Segre - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)
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BERNARDO da Bologna

Cesare Segre

Autore del sonetto Aquella amorosetta foresella inviato a Guido Cavalcanti, che gli rispose col sonetto Ciascuna fresca e dolce fontanella (XLIV a-b dell'edizione Favati), e destinatario del sonetto Bernardo, i' veggio ch'una donna vene, probabilmente di Cino da Pistoia (ma attribuito da alcuni codici a Dante), B. è, inoltre, citato nei sonetti Bernardo, quel de l'arco del Diamasco e Bernardo, quel gentil che porta l'arco, rispettivamente di Onesto da Bologna e di Cino da Pistoia.

Lo Zaccagnini sostenne che B. era il destinatario di questi due ultimi sonetti: tesi grammaticalmente accettabile, dato che il suo nome, negli incipit, pare in forma vocativa; in questo caso gl'indubbi legami diretti tra i due sonetti, di cui il secondo è chiaramente responsorio al primo, suggerirebbero l'idea d'una polemica scherzosa sottoposta al giudizio di Bernardo.

Nel sonetto inviato al Cavalcanti B. appare come intermediario, per uno scambio di saluti a sfondo vagamente amoroso, tra il poeta fiorentino e una certa Pinella, residente a Lisciano (Lizzano in Belvedere). Nei riguardi dello stile si rivela abbastanza facilmente l'influsso su B. del suo ben più illustre corrispondente.

Difficile individuare, tra i molti notai bolognesi di nome Bernardo, il nostro rimatore: lo Zaccagnini indica un "Bernardus notarius Martini Bernardi" e un "dominus Bernardus de Vallibus notarius", testimoni, rispettivamente, in atti del 1269 e del 1272: date alquanto alte se si pensa alla contemporaneità col Cavalcanti.

Fonti e Bibl.: G. Zaccagnini, Le rime di Cino da Pistoia,Genève 1925, pp. 105-8; I rimatori bolognesi del sec. XIII, a cura di G. Zaccagnini, Milano 1933, pp. 39 e 149; Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano-Napoli 1960, II, pp. 552-53.

Vedi anche
Cino da Pistoia (propr. Guittoncino). - Giurista e poeta, della famiglia dei Sigibuldi o Sigisbuldi (detta anche Sinibuldi: n. Pistoia, quasi certamente 1270 - m. ivi 1336 o 1337). Studiò diritto a Bologna, allievo del grande Francesco d'Accursio, e ad Orléans (1292-93); la sua famiglia era di parte nera e Cino, nel ... Guido Cavalcanti Poeta (Firenze intorno al 1258 - ivi 1300). Di famiglia guelfa (dice Giovanni Villani che era una "delle più possenti case di genti, di possessione e di avere in Firenze"), figlio di Cavalcante, fu promesso in matrimonio nel 1267 a Beatrice, figlia di Farinata degli Uberti, per la pacificazione delle ... Gianfranco Contini Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente della Società Dantesca Italiana (dal 1956), direttore degli Studi danteschi e del centro di filologia ... sonetto Composizione metrica, (dal francese antico sonet «canzone, canzonetta»), di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine, con rime disposte secondo precisi schemi. Nel suo schema originario il sonetto ...
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bernardo l'eremita bernardo l’eremita locuz. usata come s. m. [dal fr. bernard-l’hermite, di creazione burlesca provenz.]. – Crostaceo marino della famiglia paguridi, che si appropria di conchiglie di molluschi entro cui insinua l’addome....
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bernarda s. f. [dal nome di persona Bernarda]. – 1. Antica unità di misura di capacità per aridi usata in Romagna dal sec. 14° al 16°, equivalente a poco più di 14 litri. Una misura più ridotta era chiamata bernardèlla. 2. Denominazione...
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