Letterato (Venezia 1498 - Roma 1565). Esiliato da Venezia per aspri giudizî sul Consiglio dei Dieci (1540), si rifugiò nello Stato della Chiesa, dove fu luogotenente a Tivoli, governatore di Orvieto (1544), Todi (1546), Assisi (1547) e Spoleto (1549). Amico di P. Bembo, scrisse Rime (1556), d'imitazione bembiana.