Tipografo (secc. 15º-16º) attivo a Venezia dal 1495 al 1539. Stampò oltre 150 edizioni, per lo più opere d'interesse umanistico. Appare spesso associato con il fratello Matteo (1498, 1511, 1523, 1526, 1529). Nel 1507-1508 stampava anche a Roma (Tolomeo); più tardi, forse nel 1522, pubblicava a Roma un'altra opera, Historia de vita et gestis Scanderbegi di Marinus Barletius. Nel 1521 era a Rimini, dove pubblicò la Veneziade di Publio Francesco Modesti. Dalla stamperia veneziana di V. uscì nel 1526 Della origine delli volgari proverbi di Aloise Cinzio delli Fabrizi, opera che diede motivo, per lo scandalo che suscitò, all'istituzione della censura a Venezia (1527).