TAFURI, Bernardino
Erudito, nato a Nardò (Otranto) il 1° settembre 1695, morto ivi il 6 maggio 1760. Fu benemerito cittadino: restaurò nel 1722 l'antica Accademia del Lauro di Nardò; contribuì efficacemente alla resurrezione della sua città dopo il terremoto del 1743, che quasi l'aveva distrutta. Ma il soverchio amore del campanile lo trasse a coltivare un'industria troppo fiorente nell'erudito Settecento: insieme con l'abate Pietro Polidoro da Lanciano, impiantò un'officina per la falsificazione dei documenti antichi.
Le sue opere più note sono: Delle scienze e delle arti inventate, illustrate ed accresciute nel regno di Napoli (Napoli 1738), e l'incompiuta Istoria degli scrittori nati nel regno di Napoli (1744 segg., voll. 6). Comunicò al Muratori, che li inserì nei Rerum Italicarum Scriptores, gli apocrifi Diurnali di Matteo Spinello.
Bibl.: Biografia degli uomini illustri del regno di Napoli, Napoli 1813, I; G. Chiriatti, Di B. T. e di alcune sue probabili falsificazioni entrate nella raccolta muratoriana, in Archivio Muratoriano, I (1913).