RIVADAVIA, Bernardino
Uomo politico argentino, nato il 20 maggio 1780 a Buenos Aires, morto a Cadice il 2 settembre 1845. Quando Liniers organizzava la difesa di Buenos Aires contro la seconda invasione inglese, il R. fu nominato tenente del battaglione di Gallegos. Nelle elezioni del maggio 1810 votò per la caduta del viceré Hidalgo de Cisneros. Fu segretario del triumvirato del 1811 e partecipò alla redazione dell'Estatuto Provisional. Chiamato nella segreteria della Guerra, creò il corpo dello Stato maggiore, fondò fabbriche militari, organizzò l'amministrazione dell'esercito, creò il famoso reggimento dei granatieri a cavallo; soffocò la congiura realista di Alzaga e si ritirò a vita privata nel 1812 dopo la caduta del triumvirato. Nel 1814 passò in Europa in missione diplomatica, cospirando con i liberali spagnoli per impedire l'invio d'una squadra spagnola contro Buenos Aires. Ritornato in patria, fu ministro nel governo di Martín Rodríguez, attuando una serie d'iniziative che hanno reso indelebile la sua memoria; stabilì il sistema rappresentativo; creò il Registro fiscal; fece costruire l'edificio delle camere parlamentari, organizzò la beneficenza e la polizia; creò nuove scuole e biblioteche; inaugurò l'università, ecc. Il 7 febbraio 1826 fu eletto presidente della repubblica e nel dicembre dello stesso anno promulgò una nuova costituzione di carattere unitario, per cui si sollevarono i federalisti, che furono vinti dal generale Alvear. Stanco per le lotte dei federalisti, il R. rinunciò alla presidenza il 27 giugno 1827. Nel 1829 fece un nuovo viaggio in Europa, ritornando nel suo paese per giustificarsi delle calunnie di cui era oggetto; però non gli si permise di difendersi e si dovette imbarcare per il Brasile e per Cadice, dove appunto chiuse la sua esistenza.
Bibl.: A. Lamas, R. su obra politica y cultural, Montevideo 1915; G. René-Moreno, Ayacucho a Buenos Aires y prevaricación, Madrid 1917; A. Opisso, Hist. de España y de las Repúblicas latino-americanas, Barcellona XXII.