BERNARDINO da Martinengo
Originario di Martinengo nel Bergamasco, fu attivo come architetto a Brescia, dove è citato nelle note del "paratico dei marangoni" (da muro, o muratori) nel 1481. Nell'agosto del 1490 gli viene assegnata la fabbrica del nuovo coro di S. Maria de Dom (duomo vecchio), per cui ottiene pagamento nel 1495 (anche, insieme, per la costruzione della cappella delle SS. Croci nello stesso duomo, pervenuta irriconoscibile per posteriori rimaneggiamenti). Nel 1494-95 provvede alla pavimentazione e alla soffittatura del primo ordine della loggia; sempre in relazione con questi lavori, viene inviato a Padova e a Venezia allo scopo di studiare nuove soluzioni strutturali e decorative per il palazzo bresciano. Nel 1501 costruisce il chiostro grande del convento di S. Faustino, uno dei più interessanti dell'architettura rinascimentale bresciana. Dopo questa data non si registrano altre notizie su Bernardino.
Fonti e Bibl.: Brescia, Bibl. Queriniana, Bollettario per le spese del Duomo, ms., f. 11; Ibid., Ateneo, G. Lonati, schede ms. (monasteri echiese); B. Zamboni, Memorie intorno alle fabbriche più insigni della città di Brescia, Brescia 1778, pp. 56 nota 20, 50 note 41, 44; P. Guerrini, Il paratico dei marangoni e la sua cappella nella chiesa di S. Francesco, in Mem. stor. della Diocesi di Brescia, Brescia 1957, pp. 3-7; A. Peroni, L'architettura e la scultura nei secc. XV e XVI, in Storia di Brescia, II, Brescia 1963, pp. 771-775.